Gli innamorati di Sylvia di Elizabeth Gaskell [RECENSIONE]

Cari lettori, 
continua la mia avventura alla scoperta di Elizabeth Gaskell e oggi vi propongo un altro romanzo che mi ha da subito incuriosita.
Ecco la mia opinione.







Trama:
Nel novembre del 1859, Elizabeth Gaskell trascorse una vacanza nella nebbiosa Whitby, una cittadina sulle coste dello Yorkshire. Qui fece lunghe ricerche sulla caccia alla balene, sull'arruolamento forzoso dei marinai nelle flotte britanniche durante le guerre contro la Francia e sulle ribellioni popolari che si opposero alla coscrizione. Al suo ritorno a casa iniziò a scrivere un nuovo romanzo. Così Whitby diventò Monkshaven, conservandone tutto: l'abbazia, il porto, le fattorie, il respiro del mare e l'abbraccio delle brughiere. La sua penna si mise ancora una volta a narrare appassionatamente la storia degli umili; la storia più triste che avesse mai scritto, come la stessa autrice definì il racconto di Sylvia Robson e dei suoi due innamorati, Charley Kinraid, l'impavido ramponiere, e Philip Hepburn, il commesso che vive dietro il bancone di una bottega e passa le ore a misurare stoffe. Ma la realtà non è mai interpretabile in modo univoco, gli eventi si susseguono imprevedibili e mutano le persone. Solo il mare, che Sylvia contempla immobile sulla spiaggia, rimane identico a se stesso, con il fragore dei suoi flutti impetuosi, con il suo linguaggio che parla di eternità.


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Recensione:
Gli innamorati di Sylvia è un romanzo complesso, pieno di emozioni, di storia, d’amore e con un finale che lascia il lettore inerme e senza parole.
E’ soprattutto un libro storico ambientato nella cittadina di  Whitby nella contea del North Yorkshire , con protagonista, Sylvia, una giovane ragazza che sarà contesa tra due uomini, appunto i suoi innamorati.
Interessante è il periodo che l’autrice sceglie per descrivere la vicenda, la Gran Bretagna era alle dipendenze di Re Giorgio e si  combattevano le guerre napoleoniche contro la Francia.
All’inizio del libro troviamo Sylvia, che va in paese a vendere il burro con la sua amica Molly, ma la loro attività viene interrota dall’arrivo di alcuni marinai tornati dopo un lungo viaggio, che li ha portati via dalle loro famiglie per la caccia alle balene.
Per questi giovani il ritorno a casa è molto importante sia per riabbracciare gli affetti che per essere rispettati da gli altri concittadini, essere un marinaio esperto e capace, portava ad essere considerato in maniera benevola dal resto della città che seguiva con grande apprensione le sorti dei giovani.
Purtroppo però in questo periodo i marinai venivano costretti ad arruollarsi per combattere nella flotta di Sua Maesta, e qui conosciamo le cosiddette bande di costrizione, o chiamate comunemente “press gang”  o “impressment”, che prendevano con la forza questi ragazzi e li portavano via a combattere.
Questa situazione non era ben vista dagli abitanti di Whitby che cercavano di ribellarsi e di protestare per questa situazione.
I personaggi che descrive Elizabeth sono pieni di sfaccettature e non sono mai completamente buoni o cattivi, sono estremamente reali e i tre protagonisti della storia, Sylvia, Philipp e Charley, hanno un vissuto e una storia personale ben diversa tra di loro e reagiscono in maniera differente alle varie vicende che succedono nella storia. Nessuno dei tre, prevarica sull’altro per quanto riguarda l’affetto che il lettore può provare per loro.
Sylvia è una ragazza fragile, volubile, piuttosto sempliciotta, non ha istruzione e si distingue per la sua bellezza e per la sua autenticità, ma si lascia trascinare dagli eventi e dalla situazione scegliendo di sposare Philip solo per convenienza e per non restare da sola, però non riuscirà mai ad amarlo. A mio avviso, la sua scelta e il suo matrimonio è stato condizionato anche dagli eventi che le succedono, all’epoca non era facile per una ragazza doversi prendere cura della madre con i pochi mezzi che aveva e anche con la sua poca istruzione. Questo matrimonio purtroppo sarà pieno di infelicità e di rimpianti.
Philip è il cugino di Sylvia, non è un marinaio ma lavora come commesso in un negozio di stoffe in città, ha sempre  voluto bene alla ragazza ma con il passare del tempo la vede sotto un’altra luce, ne è geloso e spera che prima o poi, lei si accorga della sua ammirazione nei suoi confronti. Però nasconde qualcosa di estremamente importante a Sylvia che cambierà gli eventi della storia e della loro stessa vita, per questo Philip ha pensato più a se stesso e alla sua felicità che a tutto il resto. Un errore grave che gli costerà molto e che purtroppo avrà conseguenze anche su gli altri personaggi.
Charley, è il classico uomo forte e pieno di coraggio che colpisce Sylvia e che però sembra all’inizio del romanzo avere molti segreti e aver avuto un passato molto travagliato sia nei suoi viaggi in mare che in campo sentimentale.
Lui si innamora veramente di Sylvia, ma il destino li divide perché il giovane viene rapito dalla banda di costrizione per combattere per la marina militare. A differenza di altre volte, in questo romanzo non ho particolarmente apprezzato questo personaggio, forse perchè anche lui si è lasciato trascinare dagli eventi e non ha saputo perdonare.
Trovo sempre incredibile come queste autrici a distanza di quasi due secoli riescano a coinvolgere e ad emozionare il lettore, che alla fine del romanzo viene invaso dal senso di vuoto causato dalla conclusione della storia.
Lo stile è impeccabile, ricercato e molto scorrevole, alcuni abitudini e usi e costumi dell’epoca sono ai nostri occhi strani, ma l’edizione del romanzo e la traduzione sono veramente ottime e se si vuole andare ancora più nel dettaglio dell’epoca basta semplicemente fare delle ricerche per contestualizzare il romanzo. Elizabeth Gaskell si contraddistingue rispetto alle altre autrici della sua epoca, per la grande drammaticità che inserisce nei suoi romanzi, in alcuni punti il lettore percepisce la paura e il dolore che provano gli stessi protagonisti. Però alla fine c’è sempre una sorta di riscatto, una speranza per il futuro.
Uno di quei classici che non può mancare nella propria libreria, un’opera che per anni è stata sepolta nella massa di libri sconosciuti e mai tradotti in italiano, un gioiello che non potete farvi scappare.

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