#Recensione:Con Giacomo Leopardi tra le Operette morali. Un viaggio fantasioso in lingua moderna


Finalmente Le Operette morali di Giacomo Leopardi in un testo leggibile agilmente da tutti, poiché narrate in italiano contemporaneo grazie all'opera di mediazione di Nino Giordano .


Ringrazio come sempre la goWare e Maria per avermi mandato una copia del libro.





Titolo: Con Giacomo Leopardi tra le Operette morali. Un viaggio fantasioso in lingua moderna
Autore: Nino Giordano
Casa editrice: goWare
Collana: goprof
Prezzo ebook: € 4,99
 Prezzo cartaceo: € 12,99
Pagine: 240
Disponibile nelle librerie online nei formati EPUB e Kindle,edizione a stampa print on demand disponibile su Amazon e altre librerie


Sinossi:

Primo esempio in Italia di modernizzazione di questo testo che, per l’argomento filosofico e metafisico e per la lingua “ardita e peregrina”, tende a rimanere patrimonio di una ristretta cerchia di lettori.
Ecco cosa dice l’autore:
«Questo lavoro è nato tra i banchi di scuola - spiega l'autore nell'introduzione del libro -, in risposta a una realtà verificata e verificabile sul campo: una buona parte delle nuove generazioni ha difficoltà nell’affrontare e comprendere i testi letterari del nostro passato».
La successione “modernizzata” delle operette segue un preciso disegno interpretativo, un itinerario morale che ricompone l’evoluzione del pensiero leopardiano: dalla prima visione della Natura al messaggio finale della solidarietà.
Il testo è corredato da una serie di schede poste in appendice. Sono forniti spunti di riflessione da assumere e sviluppare anche in classe e suggeriti testi della tradizione letteraria.
Non un arretramento della cultura quindi, ma un mezzo per appropriarsene e entrare nel cuore dei contenuti e del raffinato stile narrativo leopardiano. Per comprendere come, con le Operette morali, Leopardi ci consegni un mondo di fantasiose invenzioni che ha per protagonisti un'incredibile varietà di personaggi e ci offra, attraverso immagini di struggente malinconia e la sottile arte del riso e dell’ironia, occasioni per riflessioni di perenne valore e di saggezza universale.
Un itinerario tra le inquietudini, i dolori e le speranze degli uomini di ogni epoca.

Recensione:

Prima di iniziare, devo dare qualche dato storico sulle Operette morali e sull’autore, Giacomo Leopardi è stato  un grande poeta, filosofo e scrittore che nacque a Recanati nel 1798 e che si può considerare un esponente del  romanticismo italiano.
Le “Operette morali” sono il frutto di un deludente soggiorno  a Roma, dove fu ospite dello zio Carlo Antici, e dopo il quale Leopardi  entra in una profonda crisi che gli farà abbandonare la poesia per ben sei anni dal 1822 al 1828.
Le Operette morali nascono precisamente nel 1824 e sono  formate da 24 testi in forma dialogica con uno stile ironico e con uno stampo satirico.
L’intero contenuto dell’opera tratta il pessimismo cosmico e l’infelicità umana, madre natura diventa una matrigna crudele che abbandona l’uomo alle sue sofferenze.
Il pessimismo nei confronti del mondo e della vita è ben radicato in Leopardi sin dalla sua infanzia.
Come ben sappiamo la sua è stata una giovinezza difficile, la madre Adelaide Antici era una persona fredda e altera, seppur mai cattiva, però fece mancare a Leopardi la tenerezza e il calore di cui aveva bisogno.
Nemmeno con il padre il conte Monaldo, le cose andarono meglio e oltre alle incomprensioni con i suoi genitori Giacomo Leopardi aveva anche un fisico cagionevole che lo portò ad isolarsi dai suoi coetanei.
Oltre a questo egli vive molti anni della sua vita in un borgo solitario e desolato e anche questo contribuì a farlo cadere in uno profondo stato di depressione.
L’unico appagamento era costituito dallo studio, a diciotto anni si poteva considerare una persona colta ed erudita.

Nino Giordano è riuscito a trasformare un classico della nostra letteratura in un’opera moderna che tutti noi possiamo leggere e comprendere.
Le operette morali hanno al loro interno molteplici temi, Leopardi non crede che il progresso sia una cosa positiva per l’uomo come non crede alla religione.
L’uomo, secondo il poeta, ama molto se stesso, critica gli eccessi e la sua continua ricerca della felicità che non esiste che è effimera ed è solo un’illusione.
La ricerca dell’amore è solo un modo per rendere accettabile una vita che è monotona e piena di dolore e sofferenza.
Questa opera è il riassunto del pensiero di Leopardi, della sua intera vita permeata dal pessimismo storico e successivamente da  quello cosmico.
Gli unici uomini felici erano gli antichi che vivevano a contatto con la natura, loro erano amati e tramandati nei secoli mentre l’uomo di oggi si illude di essere ricordato mentre sarà dimenticato.
Un libro che consiglio per capire meglio e rileggere in chiave moderna, un’ opera che abbiamo studiato a scuola e che magari abbiamo dimenticato ma che fa parte della nostra cultura letteraria italiana.

L'autore:

Nino Giordano vive da molti anni a Firenze, ma col cuore è sempre in Sicilia. Docente e scrittore, persegue da alcuni anni l’obiettivo di avvicinare i giovani lettori ai classici della nostra letteratura, riscritti in italiano moderno. Ne sono esempio La Commedia in Italiano d’oggi (Inferno e Purgatorio, con Fabrizio Maestrini) e La Storia della Colonna Infame di Alessandro Manzoni, oltre alla presente opera.
Recentemente ha scritto un libro su Giorgio La Pira, Un cristiano per la città sul monte. Giorgio La Pira.
Ha inoltre progettato e realizzato i docu-film: Don Bosco e l’unità d’Italia; Sacerdoti toscani nel Risorgimento; Giorgio la Pira. La città sul monte (in collaborazione con Cinzia Spinelli e Daniele Guerriero).


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