#Segnalazione e recensione in anteprima libro in uscita: La collezionista di sogni di Valentina Bellucci #autori emergenti#24


Esce il primo di febbraio il nuovo libro della mia collega blogger e amica Valentina, siete curiosi? Non vi resta che aspettare ancora pochi giorni e intanto vi potete leggere il mio personale giudizio!
Save the date!





Titolo: La collezionista di sogni
Autrice: Valentina Bellucci
Genere: young adult/narrativa contemporanea 
Editore: self-publishing Amazon 
Pagine: 428
Prezzo ebook: € 3,99
Prezzo cartaceo: € 18,00
Data di uscita: 1 febbraio 2016
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ISBN: 978-1512286366 


Sinossi:

Mary Lou Finger ha sedici anni, la passione per la lettura e di perfetto solo i voti che prende a scuola. I suoi amici, il suo ex ragazzo, sua madre, la sua migliore amica, sembrano per lei i personaggi di quelle telenovele che tanto odia.
Anche la sua vita sentimentale non va tanto a genio. Tristan Colin, il ragazzo più sfigato della scuola, ha intenzione di invitarla a uscire, ma cosa accadrebbe se lei dovesse accettare? E come mai ogni sabato mattina Tristan scompare? Dove va? 
La sua vita sembra incasinata, fino a quando un incontro inaspettato cambierà tutto il suo modo di vedere le cose. Sarà proprio lì, alla Boy and Dolphin Fountain, in Hyde Park che conoscerà Annabel.








Estratto:


Suona la sveglia. La spengo. Passano cinque minuti e suona di nuovo. Devo andare a scuola ma non ne ho voglia, mi tiro le lenzuola fin sopra la testa e la lascio suonare. Ma dopo un po’ mi infastidisce e allora allungo il braccio fuori dal letto per spegnerla, poi mi giro dall’altra parte con la faccia rivolta verso il muro. Adesso c’è silenzio. Un silenzio che mi pesa. Che mi pesa da tre anni. Quel genere di silenzio che quando lo ascolti diventa assordante, e vorresti soltanto che sparisca dalla tua testa e ti accorgi che urlare è l’unico modo. Ma non lo faccio, non urlo, me ne resto zitto, per paura che mia madre mi senta. L’ultima volta che è successo e lei mi ha sentito, le sedute con la psicologa sono aumentate. (Tristan Colin) 





Recensione:


Quando ho iniziato a leggere questo libro sono stata catapultata all’interno della storia attraverso gli occhi di un ragazzo adolescente, Tristan, che vive un momento difficile. Ma forse non è solo un momento, lui si sente vuoto, smarrito, ha subito un evento molto doloroso che non riesce a superare o meglio ad affrontare.


“Chiudo gli occhi, il vuoto, poi il nulla. Stringo le lenzuola tra i pungi come aspettandomi che cambi qualcosa, o che il dolore mi uccida, ma non succede niente. Mi sembra di riviverlo ancora, come se non fossero passati tre anni, come se iltempo si fosse fermato a quell’attimo, ma quando riapro gliocchi davanti a me vedo il solito muro bianco.”

Nelle prime pagine troviamo un senso di tristezza, amarezza, Tristan non vuole vivere, è un ragazzo molto strano eppure vive un’età che dovrebbe essere felice, spensierata, dovrebbe divertirsi con gli amici,uscire invece non è così.
Tristan non ha un gran rapporto con i suoi genitori e a scuola viene considerato come  “uno sfigato”, ma nessuno lo conosce veramente.
Fino a che un giorno nella sua vita entra Mary Lou, una studentessa modello, molto popolare,  invidiata e anche corteggiata ma non tutto è semplice nella vita di questa ragazza.
Ama la letteratura e i libri e ha un sogno quello di diventare scrittrice, anche se i suoi coetanei non approvano la sua passione.


“Ma perché? Perché per tutti quanti è così sbagliato scrivere?Sembra che scrivere sia una cosa da secchioni: inutile e senza senso. Eppure io riesco a trovarci qualcosa di bello nella scrittura, riesco a inventare un mondo tutto mio, con regole mie, come nei romanzi che leggo.”
“Non sopporto l’idea che si sta facendo di me: come se fosse sbagliato scrivere, come se non fosse alla moda, o come se io non ne fossi all’altezza.”

Un giorno i due si danno un appuntamento, la cosa inizia quasi per scherzo, e sembrano due ragazzi agli antipodi ma in realtà sono più vicini di quello che si pensa.
I due si scrutano, si studiano, si osservano quasi non riuscendo a parlare.
Sembrava di rivivere i tempi della scuola e del primo amore, dove si rimaneva in trepida attesa di un messaggio dalla persona amata, o quando ci si faceva mille ipotesi su quello che poteva pensare l’altra persona.
Siamo a Londra, una delle capitali europee più amate dai giovani, eppure per Mary Lou e Tristan questa città appare triste e vuota, e’ quasi una prigione dalla quale fuggire.

Ho trovato molto interessante la storia raccontata dal punto di vista di Mary Lou e di Tristan.
Mi sono ritrovata in entrambi, ho apprezzato il fatto che finalmente una scrittrice non si soffermasse troppo sull’aspetto fisico dei protagonisti ma che andasse oltre.
Tristan non è il belloccio, tutto muscoli e testosterone ma finalmente un ragazzo romantico forse atipico rispetto agli stereotipi. Paradossalmente mi sono sentita molto vicina a Tristan nel suo pensare di essere sbagliato agli occhi degli altri ragazzi, il fatto di essere escluso dalla massa anche se in realtà non ha nulla che non vada, semplicemente bisognerebbe conoscerlo e fermarsi a parlare con lui.
Sono gli altri che ti fanno credere di essere sbagliato!
Entrambi i ragazzi hanno dei segreti custoditi bene nel loro passato, la sofferenza e il dolore che provano e hanno provato ha contribuito a formare i loro caratteri e anche la maschera che indossano nella vita di tutti i giorni;con la quale riescono a fuggire dalla realtà in cui vivono.


“Capita che non ti aspetteresti mai delle cose dalle persone, poi invece riescono a sorprenderti e allora ti domandi dove hai sbagliato e perché, come tutti gli altri fanno, anche tu devi avere sempre dei pregiudizi nei confronti di chi ti sta accanto e non conosci bene.”

Nella vita di Mary Lou entrerà con il suo sorriso la piccola Annabel, una ragazzina che la protagonista incontra al parco. Sebbene sia più piccola di Mary Lou è estremamente arguta e molto intelligente per la sua età, la conosciamo a poco a poco e diventerà un’amica e un sostegno per Mary Lou.

Non dirò di più perché vale la pena leggere la storia che mi ha commossa, emozionata e anche stupita perché quando non stacchi gli occhi dalle pagine vuol dire che il libro ti ha saputo coinvolgere.
Valentina è una scrittrice molto interessante, che ha saputo non solo scrivere una storia ma raccontarla con tutte le sfumature possibili.(e non sono di parte chi mi conosce sa che sono una persona molto sincera anche con me stessa)

Ho apprezzato molto anche il lato emotivo e il saper raccontare i personaggi anche nell’aspetto psicologico, facendoci conoscere a tutto tondo.


Inoltre, questo romanzo parla d’amore nelle sue mille sfaccettature, è quello che ci cambia la vita in un modo o nell’altro, e se non si ama forse non si vive veramente.
Questo libro ci ricorda anche che la vita cambia velocemente e che sorridere è sempre meglio che rimanere tristi e cupi e che alcune volte bisogna ridere anche dei propri difetti, di quando per gli altri non siamo mai all’altezza o non siamo giusti per i loro parametri.

Valentina tiene alta la tensione, rivelandoci a poco a poco la vera storia dei protagonisti e il romanzo si legge velocemente anche perché si ha voglia di conoscere come si evolve la vicenda.

Nell’età dell’adolescenza i sogni sono importanti,chi di noi non ne ha avuti o ne ha?
Da piccoli ti chiedono cosa vorresti fare da grande?
Ecco che a quella fatidica domanda noi rispondiamo con un sogno, in fondo, che poi cambia nel tempo ma quello che rimane è che noi non smettiamo mai di sognare e non lo dobbiamo fare.
Una vita senza sogni non è possibile, sarebbe troppo triste.

Per Mary Lou, per Tristan e per Annabel i sogni sono diversi ma in fondo possono essere anche comuni o comune è il fatto che tutti e tre credono di poterli un giorno realizzare.

I sogni sono una parte molto importante per tutti noi senza di loro cosa saremo?


Un romanzo da leggere, intriso di sogni, di speranze e d’amore che sa coinvolgere ed emozionare il lettore!



***BUONA LETTURA***

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