[RECENSIONE] Non dirmi bugie di Rena Olsen

Cari lettori, 
come avete passato Pasqua e Pasquetta?

Io tra i libri e la visione della serie "La casa di carta" su Netflix, ma ora vi parlo di un thriller che ho finito di leggere pochi giorni fa, sto parlando di "Non dirmi bugie" di Rena Olsen.





Recensione

Quando iniziamo la lettura del romanzo, ci troviamo di fronte a una donna Clara che sta spazzolando i capelli di una delle figlie Daisy, mentre la polizia irrompe nella sua casa e arresta il marito Glen.
Clara è sempre stata una persona perfetta e obbediente al marito e sa che non deve dire nulla, ma quando la interrogano e la chiamano Diana, capisce che qualcosa non va.

Dopo la scena iniziale ci aspettiamo una protagonista di un' età media tra i 40 e i 45 anni, ma andando avanti con la narrazione ci troviamo davanti ad una ragazza di 23 anni che ha chiaramente dei problemi psicologici.
Non si rende di ciò che è sbagliato e ciò che giusto, o forse sta solo fingendo per salvarsi, questo dubbio mi è rimasto per tutta la narrazione.

Il libro è formato da capitoli alternati, dal racconto della storia dopo l'arresto di Clara e Glen a quello che invece è successo prima, come i due si sono conosciuti e qual era la vita della ragazza.

Clara resta fedele al marito e a quello che le è stato detto, cioè di non collaborare con la polizia e di non dire nulla di quello che ha visto e ha sentito, anche se nel corso della storia la protagonista ha dei seri dubbi su ciò che le ha sempre raccontato Glen.

Ad un certo punto Clara cambia, la polizia le rivela un segreto che il marito, l'unica persona di cui si fidava,  non le ha mai detto e alla ragazza crolla tutto, tutto si spezza e si frantuma in pochi minuti e capisce che la sua vita è un inganno.

Ora dovrà scegliere da che parte stare.

Ho trovato il libro nella prima metà, molto coinvolgente e intrigante, secondo me, aver diviso la narrazione al presente e al passato ha dato un qualcosa in più alla storia. 
La parte al passato poi non è consecutiva ma la narrazione racconta degli episodi senza un ordine cronologico.

Però poi ci si aspettano dei colpi di scena, qualcosa che porti alla conclusione della storia che lasci il lettore senza fiato, mentre invece ho trovato il libro prevedibile e molto scontato e l'entusiasmo della prima parte è completamente svanito.

Il personaggio di Clara, è descritto in maniera parziale come anche quello di Glen, riusciamo a conoscere solo una parte della loro vita e non riusciamo a comprendere fino in fondo perché siano arrivati a compiere determinate scelte. 

Peccato perché lo stile dell'autrice è molto scorrevole, riesce almeno nella prima parte a tenere alta l'attenzione del lettore, che vuole conoscere come si sviluppa la storia.

Non mi sento di non consigliare questo libro perché ad una persona che ama i thriller psicologici soft senza troppa originalità, questo romanzo può piacere; oppure anche a quel lettore che legge poco questo genere.

Io invece mi aspettavo molto di più.

***

Trama:

Clara sta spazzolando i capelli a una delle figlie, quando alcuni uomini armati fanno irruzione in casa e arrestano Glen, suo marito. L’ultima cosa che lui le urla, prima di essere portato via, è di non dire niente, e lei ubbidisce. Del resto la rigida educazione che ha ricevuto da ragazzina, e che l’ha resa poi una giovane donna dalle maniere perfette, l’ha abituata a fare ciò che va fatto. Sempre. Clara ripercorre così il suo passato, cercando la chiave per comprendere ciò che sta succedendo. Ma la situazione sta rapidamente precipitando e lei si ritrova rinchiusa, interrogata da uomini e donne che la chiamano con un altro nome, Diana, e che accusano il marito di aver commesso crimini atroci. A poco a poco il passato inizia a stridere con il presente e Clara è costretta a mettere in dubbio la realtà che ha sempre dato per scontata: dovrà ricorrere a tutte le sue forze per affrontare il futuro, se per lei un futuro c’è ancora…

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