[RECENSIONE] UNO STRANO CASO ALLE BERMUDA DI ELISABETH SANXAY HOLDING

Cari lettori, 

oggi parliamo di un noir classico pubblicato nel 1937, di un'autrice che non ho scoperto da molti anni ma che mi fa sempre piacere leggere.

Il romanzo di cui sto parlando è "Uno strano caso alle Bermuda" di Elisabeth Sanxay Holding pubblicato dalla Polillo editore.





Recensione


Un giovane di diciotto anni Hamish Grier incontra durante una crociera,  Hector Malloy un uomo ben più anziano di lui. I due rimangono in contatto e diventano amici, gli anni passano il giovane protagonista si laurea e Hector si sposa con Faquita e si trasferisce nelle Bermuda.

Un giorno Hector gli invia una lettera e gli chiede di raggiungerlo per una questione molto urgente e non può anticipargli nulla.

Hamish lascia tutto e corre dall'amico ma lui non si presenta, i due dovevano incontrarsi nel capanno degli attrezzi della casa dell'uomo ma qualcuno lo ha chiuso dentro. Malloy non torna a casa e Hamish trova un cadavere nella cassapanca dello studio. Non c'è altro da fare che chiamare la polizia, sia per il cadavere che per la scomparsa di Hector. 

Il primo sospettato sembra essere proprio Hamish e tutto lo fa sembrare colpevole.

L'inizio del libro è stato accattivamene e interessante, però poi lo sviluppo della narrazione non mi ha convinto molto, c'erano troppi elementi che mi hanno fatto intuire il finale.

Questo romanzo manca di ritmo, ho apprezzato l'indagine psicologica sui personaggi principali che è uno dei punti di forza di questa autrice, ma questo libro mi è piaciuto di meno rispetto a "Il figlio della vedova" (recensione qui)  e a Lady Killer (recensione qui).


"Quello era stato il giorno più lungo della sua vita, e quasi non riusciva a credere che solo sette ore prima fosse ancora a bordo della nave. Provò una certa felicità al pensiero di aver prenotato il viaggio di ritorno per il mercoledì seguente."


Mano a mano che andavo avanti con la lettura mi mancava quella curiosità necessaria per appassionarmi alla storia che mi ha lasciato molto tiepida, qualcosa credo che non abbia funzionato nella costruzione della narrazione.

L'autrice gioca sul fatto che ci sia una leggera linea tra il bene e il male, ogni persona anche la più innocente può avere un lato oscuro che può uscire in un determinato momento. 

La delusione finita questa lettura è stata moltissima, ho lasciato passare un po' di giorni ma il mio giudizio non è cambiato, ho preferito i libri precedenti a questo.


***

Trama

Quando il giovane Hamish Grier riceve un telegramma dal suo vecchio amico Hector Malloy che gli chiede di raggiungerlo alle Bermuda per una faccenda urgente, abbandona tutto ciò di cui si sta occupando e si mette in viaggio. Giunto sul posto, si sistema nella casa di Malloy, che poco dopo lo fa convocare nel capanno per gli attrezzi, evidentemente per parlare con lui al riparo da orecchie indiscrete. Il giovane si reca all'appuntamento, ma il capanno è vuoto e, prima di rendersene conto, si ritrova chiuso a chiave dentro. Quando riesce a uscire, di Malloy non c'è traccia. È dovuto in ufficio per un affare importante, gli dicono; tuttavia, per il resto della giornata l'amico non si fa vivo e la sera non rincasa. Mentre Faquita, l'avvenente moglie di Malloy, è molto preoccupata e teme il peggio, Reggie, il socio in affari, non si dà pena, dichiarandosi certo che a breve sarebbe tornato. A dar credito ai pettegolezzi, Malloy e la giovane vicina di casa avevano una relazione. Forse i due progettavano di fuggire insieme? Hamish non ci crede e, in fiduciosa attesa del padrone di casa, entra nel suo studio in cerca di un libro e lì trova… un cadavere. Finora inedito in Italia, questo romanzo dalla suggestiva ambientazione fu scritto nel 1937 da un'autrice che all'epoca godeva di vasta popolarità ed è stata ingiustamente dimenticata.

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