[RECENSIONE] I COLORI DELL'ADDIO DI BERNHARD SCHLINK

Cari lettori, 

oggi parliamo di questo libro che mi è stato regalato per il mio compleanno e ringrazio per questo Valeria,  una serie di racconti che hanno un unico filo conduttore l'addio e le varie sfumature che può avere.







Recensione

"Il dolore c'era, c'era sempre stato in tutti quegli anni, un colore vago, sopportabile ma costante"

Questo libro è pervaso dalla malinconia, dal rimpianto, dalla nostalgia per un amore interrotto, da un'amicizia finita e da una perdita. 
Il dolore rimane sempre, sembra scomparire e invece è lì sempre pronto ad uscire e sconvolgerci di nuovo. 

Nei vari racconti che compongono il libro, i personaggi hanno età diverse, vite differenti però è comune il tema principale dell'addio, i sentimenti che animano queste storie sono la paura, la rabbia, il tradimento, il dolore e l'amore finito.

In vari momenti leggendo le storie la domanda che mi è venuta in mente è la seguente:  riusciremo a perdonare il torto che abbiamo subito? Oppure ancora, riusciremo a superare una perdita e andare avanti a vivere?

Sicuramente questo libro apre molti punti di riflessione sulla vita, sulle relazioni, sui sentimenti, sulle amicizie e soprattutto che alcune volte dobbiamo convivere con il passato e con i nostri errori, con i nostri fallimenti.

Trovo che i racconti siano stati troppo corti per riuscire ad affezionarsi ai personaggi e alla storia narrata, alcuni sono stati più interessanti di altri e ho preferito: Il medaglione, Daniel my brother, Macchie senili e Anniversario.


"Mi dispiace, Sabina, per quanto è successo, per ciò che ho fatto e non ho fatto, mi dispiace davvero. ma più che altro mi mette tristezza. E' questa mia tristezza che si stende su tutto e mi stanca, è come un'acqua nera, un lago nero nel quale annego, annego di continuo."


Ho trovato che i vari protagonisti della storia non fossero molto approfonditi e delineati, sicuramente per il fatto che i racconti sono troppo brevi e tutto rimane un po' in sospeso.

Ho apprezzato molto lo stile dell'autore molto chiaro e diretto, in alcuni racconti l'autore è riuscito a essere più convincente e a creare una narrazione più avvincente e interessante;  in altri casi probabilmente qualche pagina in più sarebbe servita per rendere la storia più appassionante. 

Un libro che mi ha trasmesso molta tristezza e malinconia, ma ho capito che alcune volte bisogna accettare il dolore e cercare di conviverci. 


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Trama


Succede tante volte che la cosa giusta diventi sbagliata. Perché allo stesso modo una cosa sbagliata non può diventare giusta?
Tra colpa e vergogna, rabbia e disillusione, speranza e pentimento prendono vita, in queste pagine, personaggi molto lontani l’uno dall’altro, ma accomunati tutti dal desiderio di sfuggire ai propri errori e imprimere una direzione diversa alla propria esistenza.
C’è un uomo che fatica a prendere commiato da un amico prematuramente scomparso, con cui ha condiviso le ombre di una carriera nella passata DDR. Ora che la figlia del collega vuole consultare il suo fascicolo all’Ufficio federale per i dossier della Stasi, sa che è giunto il momento di fare i conti con la parte piú oscura di sé.
La solitaria esistenza di un editor acquista senso il giorno in cui gli viene prospettata la possibilità di insegnare i rudimenti della letteratura alla figlia del custode del palazzo in cui vive. Ma quando la ragazza viene assassinata sugli scalini davanti al suo appartamento, l’uomo si ritira in un ostinato e assoluto silenzio.
L’incontro con una donna che non vede da cinquant’anni getta scompiglio nell’esistenza di un musicista, risvegliando antichi fantasmi destinati a riportare in vita il passato.
Una coppia tenta a lungo, e con insuccesso, di avere figli. Anni dopo, quel desiderio negato verrà esaudito nel piú bizzarro dei modi.
E ancora, una donna si trova costretta ad affrontare l’ex marito, che anni prima l’ha lasciata per la ragazza alla pari, privandola a lungo della felicità. Ora che lui sta morendo, sarà piú facile perdonarlo?
Nei racconti che compongono questo libro, accolto al suo apparire in Germania da un’entusiastica accoglienza da parte della critica, Bernhard Schlink mostra la sua straordinaria capacità di penetrare nella complessità dell’animo umano e di restituirne, con precisione, fragilità e disincanto, l’intera gamma di colori. 

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