Ben Harper è un giornalista d'inchiesta molto famoso, il suo capo gli chiede di scrivere un articolo sul tragico passato della sua famiglia, vent'anni prima Nick, il suo fratello adolescente, è stato ucciso assieme e a un suo amico da due coetanee.

Anche la madre, dieci anni dopo, non riuscendo a sopportare il dolore della perdita del figlio, si suicida. 

Ben inizialmente non vuole assolutamente farsi coinvolgere dai ricordi della sua famiglia, non vuole rivivere quel dolore che anni prima lo aveva lasciato senza fiato, vuole solo dimenticare e andare avanti con la sua vita. Ma poi cambia idea e iniziano ad emergere dei segreti di cui non sapeva nulla e che lo sconvolgeranno.

Le uniche due cose che mi sono piaciute di questo libro  sono i capitoli brevi e la prima parte che mi ha decisamente coinvolta, tutto il resto  a mio avviso è da rivedere.  

Durante il romanzo incontriamo moltissimi personaggi secondari, che sono però anonimi, poco approfonditi e poco delineati dall'autore, non so quale fosse lo scopo di Gold ma in alcuni momenti era difficile non fare confusione.

La trama voleva essere complicata e articolata ma  per quasi quattrocento pagine abbiamo girato intorno ai vari eventi, ai molti colpi di scena senza seguire un indizio, una pista, una prova per risolvere il caso, inoltre l'ho trovato poco realistico e verosimile, non ci viene spiegato il perché di molti comportamenti che hanno i personaggi. 

Ad esempio la polizia, come può raccontare alcune informazioni riservate a un giornalista come se nulla fosse? 

La narrazione non offre nessuna emozione, anzi diventa pesante e noiosa, come lo stile dell'autore decisamente troppo semplice e poco brillante.

In poche parole descriverei questo libro una bella frittata di eventi che tutti assieme diventano poco credibili, inoltre le cose più  importanti per me sono il ritmo e la suspence che qui mancano. Un thriller dovrebbe essere coinvolgente, "far paura" , sorprenderti con colpi di scena inaspettati, ma non c'è nulla di questo in questo libro. Inoltre mi sono chiesta perché l'autore non abbia creato  un'ambientazione che fosse parte integrante della storia,  in generale in ogni romanzo è importante, in alcuni è fondamentale, ma qui non è stata proprio considerata. Vista la bella cover e la quarta di copertina accattivante pensavo fosse un romanzo migliore, non sono sorpresa però, perché negli ultimi anni di thriller contemporanei decisamente coinvolgenti ne ho trovati davvero pochi. 

Non consiglio questo libro e  lo dimenticherò molto presto se non l'ho già fatto. 

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Ben Harper è un brillante giornalista d’inchiesta, uno dei più seguiti nel Regno Unito, eppure il pezzo che gli è stato affidato gli pesa come un macigno sul cuore. L’incarico lo costringe a ripercorrere un evento sconcertante del passato, un dramma che ha scosso l’intera nazione e toccato direttamente la sua famiglia. Sono trascorsi vent’anni da quando nella tranquilla cittadina di Haddley, un sobborgo di Londra attraversato dal Tamigi, il quattordicenne Nick Harper e un suo amico vengono brutalmente assassinati da due coetanee, senza un motivo. All’epoca il fratellino di Nick, Ben, era solo un bambino. La tragedia ha sconvolto la sua esistenza e, irrimediabilmente, quella della madre, che dieci anni dopo si toglie la vita. Lo sfascio della sua famiglia non ha impedito a Ben di rialzarsi, di lottare e di affermarsi brillantemente nel lavoro. Potrà davvero tirarsi indietro ora che al centro della sua nuova inchiesta ci sono le persone a lui più care? Riu­scirà a vincere le emozioni e il dolore che riaffiora per ripercorrere quei tragici eventi e dar voce ai tanti dubbi? A Haddley, aiutato dal sostegno dei vicini, Ben inizia un viaggio nel passato. Un viaggio pieno di scoperte e di verità opache, un crescendo di sospetti che qualcosa sia stato tenuto nascosto per tutti quegli anni… Ben ancora non lo sa, ma a Haddley niente e nessuno è come sembra. Ciascuno ha un segreto. E qualcuno è disposto a tutto pur di mantenere la verità sepolta.