[RECENSIONE] Il canto di Mr Dickens di Samantha Silva

 Cari lettori, 

oggi parliamo del libro "Il canto di Mr Dickens" di Samantha Silva pubblicato dalla Neri Pozza 

 


Recensione


"La cravatta allentata, il primo bottone del panciotto slacciato, le finestre dello studio spalancate. I riccioli castani ondeggiavano su quegli occhi color ardesia che si illuminavano a ogni parola: questa no, quest'altra invece sì', scarabocchiare e cancellare, con un sopracciglio alzato, il mento abbassato, una risata di gusto. Ogni espressione, ogni parte del corpo coinvolta nell'urgenza. Non esisteva nient'altro. Né la fame né la sete [...]"


Quando un autore contemporaneo scrive un romanzo ambientato nel passato c'è sempre il rischio che la narrazione sia poco credibile oppure noiosa, Samantha Silva invece riesce nell'impresa quasi impossibile, rendere coinvolgente un testo che poteva essere solo una trovata pubblicitaria per Natale.

Leggere Dickens a Natale è la cosa più ovvia che si possa fare, l'ho fatto anch'io nel 2022, questo testo l'ho visto ovunque, pensavo fosse l'ennesimo libro così così osannato solo perché nel titolo c'è la parola  Dickens. 

Per fortuna non è andata in questo modo, questo è un signor libro, lo stile dell'autrice è molto descrittivo, la narrazione è interessante e scorrevole ma Samantha Silva  ha un grande talento, è riuscita a creare l'atmosfera dell'ottocento in un libro contemporaneo.

Apprezzerete ancora di più questo testo se amate l'epoca vittoriana e la Londra di quel tempo,  ritroveremo molte personalità importanti dell'epoca come:  Thackeray, Trollope, John Forster, gli editori Chapman e Hall.


"Londra era la sua immaginazione: ne era la scintilla, il  combustibile, la fiamma."


La storia è ambientata nel 1843, Dickens era già famoso anche se non come lo è oggi e si  trovava in difficoltà economiche, gli era nato un altro figlio e ormai mancava solo un mese a Natale, i suoi editori li chiesero di scrivere un libro per le festività,  ma Charles era contrario all'idea.

Il famoso scrittore aveva paura di tornare a essere povero come lo era in passato e doveva affrontare anche il blocco dello scrittore, non aveva più l'ispirazione e non sapeva come uscire da questa situazione; la moglie lo lascia e Dickens rimase da solo a Londra, in attesa di un'idea per scrivere questo libro, che avrebbe potuto salvarlo dalla miseria.

Londra è la protagonista di questo libro, con le sue strade, i suoi vicoli,  una città dolce e amara, affascinante quanto misteriosa che fa da sfondo alle opere del famoso autore inglese.

Un romanzo che vuole rendere omaggio a una delle opere più conosciute e lette di Dickens, il Canto di Natale, all'autrice va il merito di essere riuscita a descrivere Dickens in maniera molto umana e credibile. Non era perfetto, era assillato da mille dubbi sulla scrittura e sulla sua vita, era un autore conosciuto ma le persone all'epoca preferivano ancora Thackeray, la rivalità tra i due è stata ben strutturata e corrisponde alla realtà.

Dickens era un uomo prima di essere uno scrittore, sarà ricordato per sempre e questo libro rende giustizia alla sua figura come professionista e come persona, senza enfatizzare troppo la sua vita.

Un testo scritto con intelligenza, nonostante sia una storia romanzata, è un'opera che dovrebbe essere letta.


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Trama


Gloriosa Devonshire Terrace, casa splendida, con il suo ampio giardino, i vasti scaloni, le grandi promesse di felicità e i suoi costi, altrettanto importanti! Cosí pensa Charles Dickens nell’inverno del 1843 mentre, seduto alla sua scrivania, compone l’ultima puntata di Martin Chuzzlewit. Manca solo un mese a Natale, ma Mr Dickens non è molto in animo di preparare festeggiamenti. Al piano di sotto sua moglie Catherine è in travaglio: un nuovo bambino sta arrivando, pronto ad abitare la lussuosa dimora di famiglia, ma che ben presto, ahimè, sarà solo l’ennesima bocca da sfamare. Tutti vogliono qualcosa da lui: soldi, regali, un autografo, qualche riga di dedica o, nel caso della sua famiglia, una festa di Natale piú grande di quanto si sia mai vista. E Martin Chuzzlewit non sta vendendo bene come tutti speravano. Nemmeno un quindicesimo di Oliver Twist, precisano i suoi editori. Che, per di piú, lo ricattano: se non consegnerà al piú presto un nuovo libro d’occasione, e sarà meglio che sia un libro adatto alle feste di Natale, dovrà restituire l’anticipo già versato. Cosí, gli incubi di una povertà che Dickens ha già ben conosciuto ricominciano a tormentarlo.

Ma quello che doveva essere solo un breve libriccino si rivela impresa ben piú ardua, specie perché Dickens sembra afflitto da un caso particolarmente ostinato di blocco dello scrittore. In cerca di idee, vaga per le strade mutevoli di Londra, finché una notte non conosce la misteriosa Eleanor Lovejoy. Avvolta in una mantella viola, Eleanor gli appare come un fantasma gentile o forse una musa, capace di ricondurre da lui l’ispirazione persa. Al suo fianco Charles intraprenderà un viaggio alla scoperta di sé stesso e il libro che ne scaturirà, Canto di Natale, cambierà la storia della letteratura per sempre.

Con Il canto di Mr Dickens, Samantha Silva riporta in vita l’intero universo dickensiano, regalandoci una favola di Natale ambientata per le strade di una Londra fumosa e gelida, ma anche luminosa e piena di fascino, come un grande circo galleggiante pieno di prodigi e misteri. Una lettera d’amore a Charles Dickens e alla sua opera; un romanzo allegro e commovente al tempo stesso, infuso di intelligenza e calore.

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