[RECENSIONE] Il denaro della mia signora di Wilkie Collins

Cari lettori, 

per dimenticare il caldo di questi giorni, non possiamo non immergerci in un'epoca così lontana ma così amata da noi lettori. 

Oggi  parliamo de "Il denaro della mia signora", un romanzo di Wilkie Collins che è stato pubblicato nel 1879.




Recensione

Questo libro fa parte del cosiddetto sensational novel, un genere letterario che si diffuse tra il 1860 e il 1870 in Gran Bretagna ed ebbe moltissimo successo.

Tre sono i romanzi che vengono considerati i pionieri di questo genere La donna in bianco (1859–60) di Wilkie Collins ; East Lynne (1861) di Ellen (Mrs. Henry) Wood e Il segreto di Lady Audley (1862) di Mary Elizabeth Braddon.  

Questi libri partono con un segreto o un mistero che si sviluppa e si risolve durante la narrazione, in questo romanzo tutto ruota attorno alla sparizione di una banconota da 500 sterline che Lady Lydiard aveva consegnato al parroco per "sistemare" una questione famigliare lasciata in sospeso dal marito.

Quando c'è stato il furto tutti erano impegnati a prendersi cura di Tommie il cagnolino della padrona di casa che si era sentito male. La prima sospettata è Isabel Miller, la dama di compagnia, anche se Lady Lydiard non crede sia stata lei, per le convenzioni sociali del periodo la giovane donna fu allontanata.

A indagare sul caso ci sarà il vecchio Sharon, un ex avvocato caduto in rovina ma con l'ambizione di diventare un detective e cercherà di scoprire il vero colpevole.

L'autore denuncia con forza in questo romanzo le rigide convenzioni sociali,  che portano sempre ad accusare i più deboli, inoltre per l'epoca vittoriana era ancora un tabù il matrimonio tra persone di estrazione sociale diversa. 

Le figure femminili in questo libro spiccano rispetto a quelle maschili, sono donne che vorrebbe avere la propria voce ma sono ancora vincolate a seguire le rigide regole sociali dell'epoca vittoriana, ma le cose stanno cambiando a poco a poco.

Questo breve romanzo è stata un'ottima lettura, questo velo di mistero, il caso da risolvere e i vari personaggi che ha introdotto Wilkie Collins hanno sicuramente reso questo testo molto interessante.

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Trama

Mentre la casa è in fermento per via del malore di Tommie, un turbolento quanto viziato scottish terrier, a Lady Lydiard, una graziosa bambolina "pericolosamente vicina ai sessant'anni", viene rubata una banconota da cinquecento sterline. Al momento del furto, assieme alla vittima, sono presenti la dama di compagnia, Isabel Miller, e il nipote piombato all'improvviso in visita alla zia che non vedeva da anni, Felix Sweetsir; oltre al fidato maggiordomo, Robert Moody, e al nobile Alfred Hardyman - chiamato sul momento per prendersi cura del cane -, entrambi segretamente innamorati della giovane Isabel. Per quanto la ragazza lo rifiuti a più riprese, quando i sospetti ricadono su di lei, il fedele Moody coinvolgerà nella faccenda il laido avvocato con velleità da detective, il vecchio Sharon, affinché si riesca a stanare il vero colpevole. Mentre è ancora tormentata dalle accuse di furto, Hardyman si fa avanti e chiede alla ragazza di sposarlo. Nell'alveo del "sensation novel", Collins in questo romanzo riesce non solo a ricreare una delle situazioni a lui più congeniale - un furto misterioso consumato all'interno dello spazio claustrofobico di una villa piena di sospettati -, ma anche a dare vita a una variegata serie di personaggi femminili che rivendicano una propria voce e che scardinano ogni modello dettato dalla società.

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