Cari lettori,
oggi parliamo di un thriller molto coinvolgente che mi ha tenuto incollata alle pagine fino alla fine.
Recensione
Oggi nel mondo in cui viviamo non ci sono sfumature o è bianco o nero, o si è innocenti o si è colpevole, o si è vittima o si è carnefici, non ci sono mezze misure non c'è la possibilità di avere dei dubbi. La società giudica le persone in maniera netta, divide in categorie e dona delle etichette, senza la possibilità di chiedersi se è davvero corretto, se dentro una persona si annida solamente il male o il bene. Con le sue capacità narrative l'autore ci porta con sé in un viaggio dove ogni personaggio viene analizzato in maniera approfondita, scava all'interno della loro psiche senza fare sconti ,senza risparmiarci nessuna emozione.
Lo stile narrativo dell'autore è semplice ma mai banale, le sue capacità si scrittura però sono mature ed esperte e ci conduce per mano in un viaggio letterario appassionante e ben congeniato, vuole che noi lettori crediamo alle sue parole, a quello che scrive, ai dettagli e agli indizi che ci fa trovare all'interno del testo e per scoprire la verità devi andare avanti con la lettura attraversare tutti i capitoli e la storia che lui ha costruito.
Il capitano Victor Coste sta vivendo un momento difficile, è distrutto da quello che ha dovuto affrontare in passato, sembra forte ma è molto fragile e intrappolato in quello che gli è capitato.
L'ambientazione del romanzo gioca un ruolo fondamentale in questo testo, un ambiente selvaggio, isolato, sembra il posto perfetto per ricominciare e stare un po' lontano dal mondo. Un'isola che sembra ostile, fredda, ventosa e con nebbie copiose, sembra riflettere lo stato d'animo di Coste e il momento che sta vivendo. Saint-Pierre-et-Miquelon è un piccolo arcipelago disseminato di casette colorate vicino alla costa del Canada, ma appartenente amministrativamente alla Francia, un luogo affascinante che ho scoperto grazie a questo libro. Questo è sempre quello che dico sul potere dei libri, ti fanno scoprire posti e cose di cui probabilmente non avrei mai scoperto l'esistenza.
L'autore oltre che sull'indagine investigativa, punta l'attenzione sull'aspetto psicologico dei suoi personaggi, installa nel lettore il dubbio sui personaggi secondari sul loro coinvolgimenti nei delitti, i colpi di scena ci inducono a mettere in discussione quello che avevamo letto in precedenza a vedere la storia in maniera diversa.
All'inizio ho faticato ad entrare nella storia ma ho apprezzato fin da subito lo stile narrativo dell'autore, semplice ma anche diretto e pertanto proseguendo con la lettura sono riuscita a trovare la chiave giusta per proseguire.
Il ritmo aumenta molto con il passare della pagine, penso che il testo sia stato costruito e congeniato proprio con questo obbiettivo e il culmine si ha alla fine del libro.
Una serie di luoghi isolati, a partire dall'isola, la residenza protetta dove lavora Coste, l'incapacità delle vittime di uscire dal loro dramma interiore, la difficoltà del protagonista di uscire dalla situazione di stallo in cui si trova la sua vita. L'unico modo per uscire da questo labirinto fisico e psicologico è quello di cercare la salvezza e la giustizia, senza fare sconti a nessuno.
Un thriller investigativo, costruito in maniera accurata e intelligente, che fa riflettere sulla nostra società che per difendersi in maniera apparente deve per forza dare delle etichette alle persone, o sono buoni o sono cattivi o sono vittime o carnefici, ma questo è gravissimo perché non sappiamo riconoscere davvero dove sta il confine tra il bene e il male. Non lo capiamo mai davvero, quando succede un fatto di cronaca ci sentiamo dire che il colpevole non aveva mai fatto del male a nessuno, che era una persona perbene, certo, perché non abbiamo saputo riconoscere i segnali, non li abbiamo colti. Ma non per colpa nostra perché non ne siamo capaci.
Consigliato!
***
Trama
Saint-Pierre-et-Miquelon è un minuscolo arcipelago punteggiato di casette colorate al largo della costa del Canada, una sconosciuta appendice di Francia ai confini del mondo che, all'inizio dell'estate, quando i merluzzi attraversano le sue acque, viene inghiottita dalle nebbie. Un luogo ottimo per sondare, sotto i silenzi della neve e il fruscio del vento, le anime degli uomini. Assegnato al programma per la protezione dei collaboratori di giustizia, nella sua residenza-fortezza a picco sull'oceano il capitano Victor Coste esamina i potenziali candidati, per lo più ceffi da galera della specie peggiore, e decide se accordare loro una nuova chance o rispedirli in cella. Ma quando da Parigi arriva sull'isola una ragazza di nome Anna, sopravvissuta a un serial killer che opera indisturbato da dieci anni, il metodo di Coste deve cambiare. Mentre il capitano tenta di stabilire un rapporto confidenziale con questa giovane donna ferita, dal fascino equivoco e dallo sguardo ipnotico, a offuscare ogni cosa, certezze comprese, scendono puntuali le nebbie, tra le più dense al mondo, e quello che sembrava un rifugio sicuro e inaccessibile diventa una trappola infernale. Il pesatore di anime, con cui Olivier Norek ha definitivamente conquistato il pubblico francese, è un'immersione in un microcosmo ignoto, dove tra le brume spunta il volto di un protagonista indimenticabile, poliziotto di vecchia data, uomo consumato eppure capace ancora di far brillare i suoi occhi.
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