[INTERVISTA] Carmela Giustiniani e il suo libro Chiamatemi Elizabeth- Vita e opere di Elizabeth von Arnim

Cari lettori,
oggi nel blog ospitiamo Carmela Giustiniani, scrittrice e blogger, che ci parla della biografia che ha scritto su Elizabeth von Arnim. e pubblicata con flower ed, dal titolo "Chiamatemi Elizabeth- Vita e opere di Elizabeth von Arnim".

Ringrazio Carmela per la disponibilità, lei gestisce anche un blog che io seguo da un po' che si chiama Libri nella brugheria, se volete darci un'occhiata vi lascio qui il link.

Grazie anche a Michela della casa editrice flower ed per il suo aiuto.


dal mio profilo Instagram





Alice:Elizabeth von Armin è nata in un secolo sbagliato, è una donna moderna per il suo tempo. Nei suoi libri, quali temi tratta che possiamo ritenere all’avanguardia per l’epoca in cui viveva?
Carmela: Secondo me uno su tutti il tema dell’amicizia e solidarietà femminile, anche al di fuori dei vincoli di parentela e amicizia stretta. Nei romanzi di scrittrici precedenti è raro vedere amicizia, aiuto e complicità tra donne che non siano sorelle o al massimo amiche strette, mentre i libri di Elizabeth sono ricchi di questi sodalizi femminili che risultano vincenti e offrono alle protagoniste anche più gioia, realizzazione e felicità del rapporto con esponenti dell’altro sesso.

Alice:Dopo la scomparsa di Elizabeth come mai, secondo te, lei è stata dimenticata?
Carmela:Credo che essendo stata una scrittrice molto “popolare” nel periodo anteguerra, a uno sguardo distratto sia parsa “demodé” quando, nel periodo post-bellico, è esplosa una certa Letteratura che imponeva la rottura con il passato. Solo oggi possiamo cogliere quanto in realtà i temi che tratta siano universali e non possano mai passare di moda.

Alice:Nei suoi libri, la protagonista in molti casi, vuole essere indipendente. In cosa lo fu lei?
Carmela:Elizabeth fu, a suo modo e con i ritmi del suo tempo, una donna molto indipendente. In primo luogo nello spirito, che non si lasciò assoggettare alla mentalità comune (basti pensare alla libertà con cui viveva le sue relazioni extraconiugali) ma anche nella vita pratica, visto che viaggiava spesso e viveva un po’ dove le pareva. Fu certamente meno indipendente dal punto di vista affettivo, anche se anelò sempre anche a questa libertà, come ben si comprende leggendo il romanzo “Una donna indipendente”.

Alice:L’amore, un tasto dolente, per Elizabeth. Il primo marito non era quello che si aspettava mentre, quando si è innamorata veramente di Frere Reeves non ha avuto “il coraggio” di portare avanti la relazione con un uomo più giovane. Anche nelle sue relazioni, possiamo dire, che le fu una donna moderna? Anche se alla fine ha dovuto adattarsi alle convenzioni dell’epoca?
Carmela:Nelle relazioni affettive purtroppo fu forse anche fin troppo moderna, ma nel senso negativo della cosa: non aveva infatti la stabilità emotiva e affettiva della donna media nata nel 1800, bensì cercava, come tante ragazze di oggi, un amore molto romantico, trascinante e totalizzante… che tuttavia non riusciva a concretizzare nella realtà, ritrovandosi invece invischiata in rapporti tossici con uomini improbabili. A me purtroppo ricorda l’esperienza di molte donne di oggi, indipendenti esteriormente ed economicamente, ma spesso schiave di rapporti affettivi rovinosi.

Alice: A molte autrici dell’Ottocento piacevano i giardini, i fiori e i cani e per Elizabeth, questi tre elementi come hanno influenzato il suo lavoro di scrittrice?
Carmela: La sua vita di scrittrice si può dire che sia “nata nei giardini”, visto che il suo primo grande successo fu “Il giardino di Elizabeth”, in cui narrava appunto dell’amore per i giardini del suo alter-ego Elizabeth. I fiori erano il necessario complemento a un giardino rigoglioso, e per quanto riguarda i cani ne fu così appassionata da scrivere la sua autobiografia praticamente parlando di loro…quelle dedicate ai suoi amati cani sono tra le pagine più commoventi che abbia scritto.

Alice:Perché dovremmo leggere oggi Elizabeth von Armin?
Carmela:Perché…è divertente! Davvero, la sua ironia strappa sorrisi intelligenti a ogni pagina, e tra un sorriso e l’altro fa anche riflettere.  Per me i suoi libri sono puro godimento per la mente.


Alice:Progetti per il futuro? Una nuova biografia con flower ed?
Carmela:Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) da un anno a questa parte una vita più attiva e intensa si è frapposta tra me e la scrittura, quindi tutti i progetti letterari che avevo in cantiere sono momentaneamente in stallo. Avrei dovuto scrivere altre due biografie con flower-ed, ma ho preferito fermarmi per evitare di prendere impegni al momento difficili da portare a termine. Ovviamente ho intenzione di riprendere a scrivere appena mi sarò assestata meglio, in particolare vorrei portare a termine un romanzo che ho iniziato a scrivere nel 2012 e non ho ancora finito (spero sia vero che chi va piano va sano e va lontano!).



Grazie a Carmela per la bella intervista!


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