[RECENSIONE] LA DONNA DI GHIACCIO DI ROBERT BRYNDZA

Cari lettori, 

oggi parliamo di un thriller, il primo libro di una serie. 




Recensione

"La donna di ghiaccio" è il primo caso della detective Erika Foster, che ha lasciato il suo lavoro nella squadra di Manchester per trasferirsi a Londra. 

Erika viene assegnata subito a un caso molto delicato, è stato ritrovato a South London il cadavere di una giovane ragazza, Andrea Douglas Brown, che è la figlia di uno dei più importanti esponenti del partito laburista.

Il corpo viene ritrovato congelato, intrappolato nel ghiaccio, con gli occhi spalancati e le labbra socchiuse, Andrea era scomparsa da alcuni giorni. Quando è finita nell'acqua era già priva di vita, aveva dei segni sul collo e la clavicola fratturata. 

Erika inizia a indagare con i colleghi Moss e Peterson sulla vita della ragazza, sulla famiglia, va contro i suoi capi e le regole pur di scoprire la verità. La Foster ha già seguito dei casi importanti che riguardavano famiglie ricche e potenti e quindi ha già esperienza su come gestire l'indagine, anche le sue emozioni un po' prendono il sopravvento.

La detective protagonista è molto determinata, coraggiosa, intelligente e non molla mai, mette a rischio perfino se stessa e il suo lavoro per arrivare in fondo a questa storia e risolvere il caso.

Erika è un personaggio che conosciamo con l'andare avanti della storia, iniziamo a capire perché preferisce rimanere da sola, perché si trascura, perché non ha proprio una vita regolare, perché non riesce a fidarsi e a collaborare con i suoi colleghi. Ha sicuramente un passato difficile e ha  vissuto un grosso dolore che torna sempre a galla. Siamo abituati ai detective un po' strani, sopra le righe e con un passato complicato alle spalle e questa cosa, seppur non sia nuova, non mi è dispiaciuta.

Ho trovato l'intreccio narrativo e la trama crime semplice ma interessante, quello che fa la differenza è sicuramente il modo in cui l'autore scrive, diretto, appassionante e coinvolgente.

Il libro si legga molto volentieri e in poco tempo anche grazie ai capitoli brevi che rendono la narrazione molto scorrevole.

E' molto interessante capire e indagare assieme a Erika, leggere le varie teorie del caso e provare anche a dare una soluzione, devo dire che qualcosa avevo intuito del finale anche se non completamente.

La Foster è un personaggio complesso che ancora non abbiamo conosciuto del tutto, che piace ed è credibile proprio perché è imperfetta, fragile nella vita e determinata e appassionata nel suo lavoro.

E' stata una lettura che non mi aspettavo, che mi ha lasciato la voglia di continuare la serie, spero di non rimanere delusa dagli altri libri. 

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Trama

Il corpo congelato. Occhi spalancati e labbra socchiuse. Come se fosse morta mentre era sul punto di parlare... Quando un ragazzo scopre il cadavere di una donna sotto una spessa lastra di ghiaccio in un parco di Londra, la detective Erika Foster viene subito incaricata dell'indagine sull'omicidio. La vittima, giovane, ricca e molto conosciuta negli ambienti della Londra bene, sembrava condurre una vita perfetta. Ma quando Erika comincia a scavare più a fondo tra le pieghe nascoste della sua esistenza, trova degli strani punti di collegamento tra quell’omicidio e l’uccisione di tre prostitute, assassinate secondo un macabro e preciso rituale. Ma chi era veramente la ragazza nel ghiaccio? Quali segreti nascondeva? Il ritratto che ne dà la famiglia corrisponde alla verità? Erika ha l'impressione che tutti gli elementi a cui si aggrappa nel corso delle ricerche le scivolino via dalle dita, ma è cocciuta, determinata e disposta a qualunque cosa pur di arrivare a capire che cosa si cela dietro quella morte violenta... 


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