[RECENSIONE] LA FIGLIA DEL REICH DI LOUISE FEIN

Cari lettori, 

sono sempre molto curiosa di leggere dei romanzi ambientati nella seconda guerra mondiale e quello che mi piace di più, è capire cosa veniva vissuta la guerra da vari punti di vista.

Negli anni mi sono confrontata con diari di persone che hanno vissuto il conflitto, chi lo ha combattuto, chi ha cercato di salvarsi e di salvare gli altri.

Forse sono un po' satura di questo tipo di letture, "La figlia del Reich" per me non supera la sufficienza, ci sono state delle cose che non mi hanno convinta e altre che ho apprezzato molto, ma ora vi spiego meglio cosa ne penso.




Recensione


Nel 1929 a Lipsia, Hetty ha 7 anni  e sta trascorrendo una piacevole giornata con la sua famiglia quando cade accidentalmente nel lago e  viene salvata da Walter, il migliore amico di suo fratello Karl. 

Questo salvataggio non verrà mai dimenticato dalla protagonista, come non potrà mai scordare quel ragazzo che l'aveva colpita così nel profondo. Negli anni successivi i due si incontrano spesso, in Germania si sta  diffondendo l'odio razziale e ben presto scoprirà che Walter non sarà immune a questo, in quanto ebreo.

Hetty, è un personaggio che ho faticato ad apprezzare, è cresciuta credendo nel progetto della Grande Germana che il fuhrer aveva delineato e non ha mai avuto nessun dubbio.

E' stato molto interessante capire come i tedeschi venissero "educati" a credere alla falsità dell'ideologia nazista, di come gli ebrei venissero dipinti come bugiardi, egoisti e truffatori. Di come anche i tedeschi dovessero accettare e alla fine si convincessero che quello che gli veniva detto era la verità, che dovevano odiare gli ebrei, allontanarsi da loro; come anche Karl romperà l'amicizia con Walter.

Hetty, crede fermamente nei principi con i quali è stata educata, ha una famiglia che ama, il padre è un ufficiale delle SS e il fratello si arruolerà nella Luftwaffe; ma ben presto si scontrerà con la realtà delle cose e dovrà ricredersi, non tutto quello che le è sempre stato detto corrisponde alla verità. Anche nella sua famiglia, il quadro idilliaco della perfetta unione ariana vacillerà e non poco.

Hetty andando avanti con il racconto, capisce che c'è qualcosa che non va in quello che da sempre le è stato insegnato,  si rifiuta di credere che Walter sia un bugiardo o che possa far del male a qualcuno, anni prima l'ha salvata rischiando la sua di vita. 

I due si incontrano di nascosto, Hetty piano piano capirà come stanno veramente le cose e dovrà compiere delle scelte dolorose nel corso del libro, ma si farà sempre guidare dall'amore che prova per Walter e dal desiderio che lui si possa salvare.

Il personaggio principale, come dicevo prima, non mi ha convinta nella prima parte del libro è una ragazzina ingenua, un po' sciocchina, illusa dalle fandonie che le hanno raccontate, certo non è colpa sua è cresciuta in una famiglia che l'ha educata  in questo modo.


"Non mi interessa. Non mi interessa se sei ebreo. Io sarò sempre tua amica. Sempre semprissimo."


Hetty, è un personaggio che ho faticato ad apprezzare, è una ragazzina ingenua, ha un'evoluzione graduale nel corso della storia, in alcuni momenti è confusa e non capisce a chi o a cosa credere. E' molto combattuta e questo mi ha lasciata perplessa, difficile credere che una ragazza cresciuta in una famiglia nazista e che vuole far parte del Grande Reich, abbia un cambiamento così forte  e  metta in discussione tutto solo per amore di Walter. Prima amava il padre e credeva e seguiva l'ideologia che lui le aveva insegnato, poi lui l'ha delusa e si è rivolta a Walter e all'amore che prova per lui. Per il loro amore Hetty sacrifica molto, forse troppo.

Il problema credo sia stato quello di avere due protagonisti adolescenti, io non riesco molto a indentificarmi con loro, ho fatto molta fatica a comprendere Hetty, l'ho apprezzata di più nella parte finale.

La scrittura è semplice e diretta, i capitoli brevi fanno aumentare molto il ritmo della storia che ho trovato interessante, volevo capire cosa sarebbe successo a Hetty e a Walter.

La conclusione mi ha lasciato perplessa, mi aspettavo qualcosa di più drammatico, l'ho trovato frettolosa,  un po' romanzata e poco verosimile.

La protagonista vera di questa storia è l'amore e come può cambiare le persone come può distruggerle e come invece le può salvare.

Sarebbe stato interessante avere un altro POV, magari di Edna o della madre di Hetty, sarei stata curiosa di sapere di più sulle donne ariane e su come si dovessero comportare durante il regime, obbedire al marito, essere fedeli al Reich e ignorare cosa stava accedendo intorno a loro.

Consiglio questo libro solo a chi ha letto poco sul periodo nazista.


***

Trama


Lipsia, anni Trenta. Hetty è una ragazza impetuosa e piena di entusiasmo, cresciuta nei luminosi valori di rinascita predicati dal Führer. Crede ciecamente in lui e nella sua visione di una grande Germania, come crede nell'affetto della sua famiglia, nella solidità del padre – un importante ufficiale delle SS – e nella sacra ambizione dell'adorato fratello Karl, che si è appena arruolato nella Luftwaffe . Le certezze di questo mondo perfetto cominciano a incrinarsi quando rivede Walter, che era stato il migliore amico del fratello ed è ormai bandito dalla loro casa. Perché Walter è ebreo. Ma agli occhi di Hetty resta il ragazzo gentile e affascinante che tanti anni prima l'aveva salvata dalle acque del lago, il solo che ancora adesso risca a strapparle un sorriso e sembri interessarsi ai suoi sogni. Come può una persona così generosa essere perseguitata? Giorno dopo giorno, durante incontri segreti e fugaci, lui le svela gli aspetti oscuri del Reich, gliene fa conoscere il lato feroce e violento, la porta a interrogarsi sul vero significato dei principi a cui è stata educata. Hetty è confusa, diffidente, lacerata, ma loro appuntamenti diventano sempre più quei indispensabili. Per capire, per sfuggire all'atmosfera oppressiva che respira a casa e, forse, per innamorarsi per la prima volta. 


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