[RECENSIONE] ATTI DI SOTTOMISSIONE DI MEGAN NOLAN

Cari lettori,

questo libro fa parte della collana "Le fuggitive" della casa editrice NNEditore, una nuova serie di libri che propone dei titoli con protagoniste delle donne in cerca della propria identità e libertà, non aderenti ai classici canoni femminili. 







Recensione

Questo libro è una sorta di monologo interiore che parla dell'esperienza della protagonista con una "dipendenza affettiva", una relazione tossica e  un amore non corrisposto.

La protagonista non ha un nome, in questa storia si innamora in maniera ossessiva di Ciaran, un ragazzo molto attraente che la compisce subito. Tutto inizia in maniera semplice, con una cotta ma in poco tempo si trasforma in una storia "malata", la donna si annulla per l'amato, è insicura, vive in funzione dell'approvazione del suo partner.

Ciaran non ricambia allo stesso modo il sentimento, è sempre distaccato, insensibile è una relazione a senso unico. Lui è ben cosciente di come la protagonista sia fragile e vulnerabile e se ne approfitta.

Siamo di fronte a una dipendenza affettiva, ci sono tutte le caratteristiche si possono riconoscere in questo "stato psicologico" che in questa caso ha colpito sia la relazione che la protagonista: riconosciamo in questa storia la gelosia, l'inferiorità nei confronti del partner, la paura dell'abbandono e la scarsa autostima verso se stessi.


"Anche adesso, penso che se fossi stata in grado di vivere in quel modo, senza che un'altra vita facesse capolino, senza amici, famiglia, lavoro- se fossi riuscita nel tentativo di ridurre il mio intero universo a noi due, corpo roventi saldati insieme in un letto gelido-sarei ancora lì, felice."


La protagonista si sottomette per lui, era felice di fare le cose più semplici come cucinare, ogni piccolo gesto era dedicato solamente a Ciaran, ma il ragazzo non la ringraziava e la trattava male.

Si annulla completamente per questa relazione, si dà le colpe di quando lui la lascia, farebbe qualsiasi cosa per rendersi bella ai suoi occhi. Ciaran ha un forte effetto su di lei e ce ne rendiamo conto nel corso del libro.


"L'amore era la grande consolazione, avrebbe incendiato i campi della mia vita in un istante, senza lasciare nulla dietro di sé."


La protagonista ha avuto vari problemi nel suo passato, a scuola mangiava poco per essere accettata dai compagni e dalla società, poi il suo corpo è cambiato e viene notato dagli uomini e lei lo usa molte volte, senza limiti. Il suo corpo diventa un oggetto, se ne serve per ottenere quello che vuole, per lei le sue "avventure" non sono un atto d'amore ma sono dolorose, autolesioniste, tragiche.

Ha anche un grosso problema con l'alcool in molti punti del libro, affoga tutti i suoi dispiaceri nel bere.


"Non mi ero mai sentita così poco umano, così usa e gesta, inconsistente e costruita solo per adempiere a una funzione."


Il linguaggio è molto crudo e ci sono delle pagine molto pesanti dal punto di vista emotivo, ho scoperto  che per questo libro l'autrice si è ispirata alla sua vita e questo credo gli dia sicuramente un valore più autentico e più comprensibile. 

Sicuramente l'autrice ha un'ottima scrittura molto diretta e brillante, tuttavia non avendo una vera e propria trama, ma essendo una sorta di diario-confessione, a questo libro è mancato quel qualcosa che rendesse accattivante e appassionante la lettura.

E' stata una lettura molto interessante e che mi ha fatto riflettere ma non sempre l'ho apprezzata  e capita come pensavo.

Però mi sento di consigliarlo.


***

Trama


Quando lei, giovane e travolta dalla Dublino notturna, incontra lui, Ciaran, bello e risoluto, succede qualcosa di semplice e straordinario: l’attrazione rompe gli argini, si mescola alle fragilità e alle paure, diventa il significato stesso del vivere. Nasce così una relazione che per la protagonista è un alternarsi di estasi e sofferenza, di gelosia sfrenata unita a un piacere così intenso e bruciante da creare dipendenza: lei vuole annullarsi nel corpo di lui, dissolversi nei desideri fino a non lasciare più spazio alla propria identità. Mentre Ciaran, uomo emotivamente incapace e ferito, non trattiene i propri atteggiamenti malsani e crudeli. Fino all’epilogo, distruttivo e liberatorio, che apre la strada a una fuga e una rinascita.

Megan Nolan racconta una storia di anti-amore, interrogandosi su cosa significa vivere in funzione del desiderio altrui, della volontà di essere amate a tutti i costi, rinunciando a ogni filtro che non sia lo sguardo dell’altro. Attraverso un serrato monologo interiore, sincero come il cristallo, Atti di sottomissioneparla della seduzione del nulla, che può piegare il senso stesso dell’amore rovesciando certezze, moralismi, rivendicazioni e cliché, in un’estenuante battaglia interiore per la conquista delle proprie emozioni.

Questo libro è per chi sogna un amore che renda magica la pioggia, per chi galleggiando in mare aperto perde peso ma trova consistenza, per chi non sa godersi il primo bicchiere di vino perché pensa già al secondo, e per chi cerca nel corpo dell’altro un luogo di preghiera, dove dimenticare la propria carne viva e dissolversi nella bellezza assoluta.


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