[RECENSIONE] MARTIN EDEN DI JACK LONDON

Cari lettori, 

oggi, purtroppo, parliamo di un classico che non mi è piaciuto, apprezzato da molti ma che io ho trovato davvero noioso.





Recensione

Martin Eden è un giovane marinaio che è cresciuto in una famiglia povera e ha dovuto lasciare molto presto la scuola.

Vive a Oakland e spera in futuro di poter migliorare la sua posizione sociale,  un giorno mentre lavora su un traghetto aiuta e difende Arthur Morse da un'aggressione. Arthur per ringraziarlo lo invita a cena e lì conosce la famiglia Morse, che è molto lontana da tutto quello che ha conosciuto fino ad ora.

La casa che si trova davanti è piena di cultura, di libri, di dipinti, di musica tutto quello che lui ha sempre sognato.

Martin Eden è da una parte a disagio ma dall'altra è  profondamente affascinato e colpito da un mondo che non conosce. Quando incontra la sorella di Arthur, Ruth, ha subito un colpo al cuore, capisce di provare qualcosa per lei e vorrebbe essere alla sua altezza.


"E gli riusciva di seguirla, sebbene turbato dalle parole sconosciute che lei usava, dalle critiche e dal processo del pensiero, tutte cose nuove per lui, ma che però gli stimolavano la mente e lo facevano vibrare."


In questo momento c'è il primo errore che commette Martin, lui vuole cambiare, studiare e avere una posizione migliore ma solo per essere degno di lei. Non per se stesso ma per piacere a un'altra persona.

L'unione tra i due sembra impossibile, Martin si impegna, studia, vuole diventare uno scrittore famoso, ma gli editori rifiutano tutto ciò che scrive. Ruth lo incoraggia inizialmente, ma con l'andare del tempo anche se vede dei cambiamenti questi non possono essere sufficienti per il loro futuro. 

La donna è abituata agli standard dell'alta società, ha una visione differente rispetto a quella di Martin che per quanto si sforzi non potrà mai cambiare completamente. Ruth avrebbe dovuto apprezzare gli sforzi che lui ha fatto e accettarlo per quello che è, se il suo sentimento fosse stato vero. 

Ruth è più grande di tre anni rispetto a Martin, rimane affascinata da lui per la sua forza, il suo coraggio e per le tante esperienze che l'uomo ha avuto. Non ho apprezzato come è stato sviluppato il personaggio di Ruth che rimane sempre una ragazza ingenua, banale nonostante la sua istruzione sembra che rimanga sempre più indietro rispetto al protagonista. Questo rispecchia il periodo in cui è stato scritto il romanzo.


"Si trovava in quello stato raro e meraviglioso di chi vede i sogni svincolarsi dai limiti della fantasia e acquisire corpo."

 

Ho trovato il protagonista veramente antipatico, nonostante abbia apprezzato la sua voglia di cambiare e migliorarsi ma il motivo per cui lo fa è sbagliato.

Vengono descritti in maniera veritiera gli sforzi che Martin fa per raggiungere la pubblicazione della propria opera, di quanta ansia, tristezza e disperazione ci sia dietro a un autore quando  viene costantemente rifiutato. 

E cosa succede dopo? 

Quando riesce ad avere una copia del suo libro tra le mani?

Lo stile è semplice, alcune parti erano troppo lunghe e non sempre era necessario conoscere tutto ciò che pensasse Martin, con il passare delle pagine diventata tutto un po' eccessivo e noioso. 

Nonostante abbia trovato molti spunti di riflessione importanti, non ho amato moltissimo questa storia e il suo protagonista.


***

Trama


Martin Eden, un giovane marinaio di Oackland, salva la vita a un ragazzotto della buona borghesia di San Francisco, Arthur Morse. Per ringraziarlo, questi lo presenta alla famiglia e alla sorella, Ruth. Tra questa e il giovane marinaio scatta subito un'attrazione vitale, ostacolata però dalle differenze di classe e quindi dalla prevedibile resistenza della famiglia di lei. Un po' per farsi accettare socialmente, un po' perché sinceramente affascinato da quel mondo borghese, Martin decide di affinare la propria cultura. Da giovinastro un po' rozzo, in anni di studio forsennato, si trasforma alla fine in scrittore: dopo un inizio puntellato di rifiuti (tra cui l'abbandono di lei), improvvisamente gli arride la fama. Il suo saggio filosofico, "La vergogna del sole", gli apre le porte dei circoli più esclusivi di San Francisco. Tutti si contendono la sua presenza. Anche Ruth decide di tornare sui suoi passi. Ma questa volta Martin Eden sente di non essere più interessato a lei. Non è più interessato alla vanagloria di quel mondo, a cui pure era riuscito ad accedere...


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