[RECENSIONE] Una ragazza adorabile di Georgette Heyer

Cari lettori,

oggi parliamo del libro "Una ragazza adorabile" di Georgette Heyer pubblicato dalla Astoria edizioni.




Recensione


"Nel frattempo il visconte stava cavalcando verso Sheringham Place in preda a un profondo risentimento. L’amor proprio ferito bruciava in modo intollerabile; e dal momento che non era un giovane gentiluomo particolarmente incline all’introspezione e nel corso degli ultimi dodici mesi si era abituato a considerarsi disperatamente innamorato dell’Incomparabile Isabella, ben presto si convinse che la propria vita fosse rovinata per sempre."


Il romanzo ha un'ottima idea iniziale, una proposta di matrimonio rifiutata, un'eredità da riscuotere e le nozze tra due giovani ragazzi.

Sherry è un giovane visconte che ama divertirsi, ha molte avventure amorose ed è un giocatore d'azzardo, non può aspettare i 25 anni per ereditare la fortuna della sua famiglia e ha un'unica possibilità per avere i soldi prima, quella di sposarsi.

Non si aspetta di venire rifiutato e così decide di sposare la prima donna che incontra lei è Hero, una ragazza orfana e  il suo destino sarebbe stato quello di diventare una governante.


“Sto tornando a Londra!” rispose il figlio. “E ho intenzione di sposare la prima donna che incontro!”


Gli amici di Sherry trattano Hero in maniera poco rispettosa e la ragazza è troppo giovane per capire come sopravvivere in un matrimonio e nella buona società di  Londra, così commette una serie di errori. 

Sherry è un uomo sposato ma non si comporta come tale, con il matrimonio riesce a ottenere ciò che vuole e continua a vivere come faceva prima, è un uomo debole, stupido e non capisce quanto Hero lo ami e la tratta in maniera crudele.

La protagonista è molto giovane e ingenua, con il passare delle pagine questa sua eccessiva stupidità e il fatto che non riesca a tenere testa a Sherry e a farsi rispettare, è stato davvero frustante da seguire.

La prima parte del libro è stata molto scorrevole e interessante, poi la narrazione si trascina e si allunga troppo, è stata una lettura divertente da una parte ma ho trovato che i personaggi principali fossero davvero sciocchi.

La parte finale è molto romanzata, i soliti cliché tipici dei romanzi rosa in costume, non ho trovato una storia d'amore appassionata come viene descritto nella trama, questo libro descrive due persone giovani e un po' stupide che alla fine capiscono di amarsi. Purtroppo però non ho trovato nulla del vero amore, anche perché il protagonista è davvero terribile e non possiamo dimenticare la violenza psicologica e fisica che ha riservato alla moglie.

Un libro carino ma non uno dei migliori della Heyes. 


***


Trama


“Sposerò la prima donna che incontro!”

Essere stato respinto dalla fascinosa Isabella Milborne è una vera sciagura per il giovane lord Sheringham: rimanere scapolo, infatti, non gli permette di entrare in possesso di una consistente eredità. Impulsivo come sempre, Sherry decide allora di fare un matrimonio di convenienza… e la prima donna che incontra è la dolce e ingenua Hero Wantage, una ragazza adorabile che lo ama sin dall’infanzia. Hero quasi non crede alla sua buona sorte e si getta – innamorata e riconoscente – tra le braccia di Sherry.

Ma nessuno è pronto ad affrontare la lealtà e il candore di Hero. Di certo non lo è Sherry, troppo cieco per accorgersi di quanto la giovane moglie sia buona e generosa. Ma soprattutto non lo è quel Bel Mondo londinese in cui è permesso ogni intrigo purché lo si ammanti di discrezione e obbedisca alle regole non scritte dell’etichetta.

Così, fra tavoli da gioco e salotti esclusivi, si sviluppa ben presto un’irresistibile commedia degli equivoci, con Sherry che cerca di porre rimedio alle gaffe della moglie (senza riuscirci), con Hero che sconcerta tutti con la sua schiettezza (senza accorgersene) e gli scapestrati amici di Sherry a fare da coro (e da sostegno a Hero). Ma la sorpresa più grande deve ancora arrivare: cosa succede infatti quando un matrimonio di convenienza si trasforma in un’appassionata storia d’amore?



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