Mentre aspetti la cioccolata di Michiko Aoyama

Cari lettori, 

oggi parliamo di letteratura giapponese contemporanea  con il romanzo" Mentre aspetti la cioccolata" di Michiko Aoyama. 






In questo ultimo periodo non ho molto tempo per fare delle recensioni complete, ma ci tengo comunque a lasciarvi  un pensiero sui libri che sto continuando a leggere. Quest'anno, per molti romanzi, non sono riuscita nemmeno a postarvi una foto ma spero che almeno possiate trovare qualche libro che vi possa interessare. In ogni caso inserisco sempre la trama in fondo al post.

Nella letteratura giapponese contemporanea il cibo rappresenta un pretesto per raccontare storie di vita, di amicizia e d'amore. In questo libro tutto parte da una caffetteria di Tokyo e da una donna che sceglie sempre lo stesso posto per sedersi e per bere la sua cioccolata. 

La cioccolata, è proprio la bevanda perfetta per questo periodo e che ci accompagna (almeno per chi la può bere) fino a Natale e oltre. Adoro vedere chi fa  il conto alla rovescia e aspetta con ansia questo meraviglioso periodo dell'anno.

Questa donna scrive delle lettere ma nessuno la conosce, o sa chi sia il destinatario ma questo è il pretesto per raccontare dodici racconti con protagonisti via via i vari personaggi che passano e si fermano in questa caffetteria. Ogni capitolo racconta la vita, le difficoltà, l'amore e lo stile dell'autrice nel narrare queste storie, ti riscalda il cuore come una buona cioccolata in una giornata di freddo, accompagnata da una serie tv o da un buon libro.

Non aspettatevi nulla di più di quello che vi ho indicato, è un libro semplice e che non ha pretese se non quella di rilassarvi e di farsi passare qualche ora in assoluta spensieratezza.  

Ho apprezzato e vi consiglio dell'autrice anche "Finché non aprirai quel libro"


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Trama

Giappone. Per prima cosa si entra in biblioteca. Poi bisogna trovare la signora Komachi, dalla pelle candida e con uno chignon fissato da uno spillone a fiori. Infine, aspettare che ci chieda: «Che cosa cerca?». Sembra una domanda banale, ma non lo è. Perché la signora Komachi non è come le altre bibliotecarie. Lei riesce a intuire quali siano i desideri, i rimorsi e i rimpianti della persona che le sta di fronte. Così, sa consigliare il libro capace di cambiarle la vita. Perché in fondo, come dice Borges, «il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini». È così per Tomoka che, fagocitata dalla vita di città, ha smarrito la serenità; per Ryō, che ha un sogno, ma è in eterna attesa del momento giusto per realizzarlo. Poi ci sono Natsumi, che ha visto arenarsi la propria carriera dopo la gravidanza e non ha più la forza di lottare per riavere quello che ha perso; e Hiroya, troppo concentrato su sé stesso per cogliere nuove opportunità. Ognuno di loro esce dalla biblioteca stringendo tra le mani un libro inaspettato, e tra quelle pagine troverà il coraggio di cambiare prospettiva e non arrendersi. A volte è facile smarrire la strada e farsi domande sbagliate che non dissipano la nebbia che si ha davanti. Allora, bisogna guardare oltre e scorgere il raggio di sole che filtra dalle nuvole. La signora Komachi è lì per indicare la strada grazie al potere mai sopito dei libri.

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