Cari lettori,
oggi parliamo di un thriller spagnolo che ha deluso le mie aspettative.
Questo romanzo vuole strizzare l'occhio ai thriller scandinavi ma non ci riesce, la protagonista Elena Blanco è un'ispettrice che si porta con sé un passato difficile e il solito trauma che caratterizza questa tipologia di personaggi.
Nessuna novità, era come leggere un testo che avevo già affrontato tante volte.
La narrazione è scorrevole e la storia si legge velocemente, il ritmo è buono in quanto i capitoli sono molto brevi e questo aiuta la lettura.
Le indagini sembrano navigare nel buio, fino a un certo punto che dal nulla spunta un indizio, la trama si ripete senza arrivare a una conclusione. La storia è prevedibile e ci sono moltissimi elementi all'interno di queto romanzo che sono tipici di questo genere, l'autrice non ci riserva nessuna sorpresa.
Il problema principale sono i personaggi non sono verosimili, o sono bianchi o sono neri, non ci sono sfumature e manca un'indagine psicologica che ci faccia capire appieno la loro personalità.
Manca qualcosa a questa storia, si legge però è come se fosse stata scritta con freddezza, non si entra in empatia con nessun personaggio ben che meno con la protagonista.
Carmen Mola è uno pseudonimo di tre scrittori e sceneggiatori che hanno deciso di utilizzare un nome femminile per pubblicare questo libro, si vede subito che non c'è nessun punto di vista femminile, inoltre hanno "creato" un'ispettrice donna a quale scopo? E' più simile a un uomo, in come si comporta, in come cerca di indagare, non è credibile, non è lo davvero.
Sembra che gli autori si siano riuniti in un bar abbiano preso il manuale "del buon thriller" e hanno cercato di scrivere qualcosa che somigliasse a un crime, dovrebbero imparare dai grande scrittori scandinavi. I dettagli macabri e la violenza erano eccessivi.
La cosa che mi preoccupa di più e che questa è l'ennesima saga, se amate i thriller leggete altro.
Non funziona mai il copia incolla, meglio scrivere una storia con un po' di personalità che imitare altri autori e non riuscirci.
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Trama
Quando rientra all’alba, esausta dopo notti di bevute e sesso occasionale, Elena Blanco ha un rito: esaminare le immagini di una fotocamera che ha piazzato davanti al portone del suo palazzo. Chi ha paura di vedere? O meglio, chi più di ogni altra persona al mondo vorrebbe vedere? C’è un caso irrisolto nel passato di questa eccezionale ispettrice di polizia. L’unico della sua carriera. È molto più di una delusione, è un profondo trauma che ha sconvolto la sua vita e che continua a perseguitare ogni secondo della sua esistenza. Per ora deve mettere da parte i suoi demoni perché la BAC, la brigata speciale che dirige a Madrid, è chiamata a indagare su un caso molto strano: l’omicidio di una ragazza gitana scomparsa la sera del suo addio al nubilato, e ritrovata due giorni dopo con ancora addosso il vestito della festa. La sua morte, di indicibile sadismo, è opera di una mente spaventosamente crudele. A complicare le cose c’è che il modus operandi è identico a quello di un delitto avvenuto sette anni prima, e la cui vittima era la sorella della ragazza, anche lei uccisa alla vigilia del proprio matrimonio. Tuttavia, il colpevole di quell’assassinio è già dietro le sbarre.
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