[INTERVISTA] Sara Staffolani e la sua biografia su Emily Dickinson “Le colline, il tramonto e un cane"

Cari lettori,
oggi torno sul blog con una nuova intervista.
Con grande piacere ospitiamo Sara Staffolani e la sua biografia su Emily Dickinson “Le colline, il tramonto e un cane" pubblicata dalla casa editrice flower ed.

Ringrazio Sara per aver accettato di rispondere alla mie domande e a Michela di flower ed per la sua gentilezza.

dal mio profilo Instagram

Alice: Come e quando è nata la tua passione per Emily Dickinson? E in quali aspetti ti trovi simile a lei?
Sara: Ciao Alice! Credo che frequentassi la scuola media e per caso lessi da qualche parte il suo verso: “Forse sarei più sola/ senza la mia solitudine “. Ricordo che mi rimase subito in testa, perché era di una verità allucinante. Crescendo, ho iniziato a leggere le sue poesie e mi sono appassionata sempre di più alla sua figura. Ci sono diversi aspetti che ci accomunano: siamo entrambe solitarie, schive, amanti degli animali e della natura, usciamo poco di casa. Ho sempre trascorso i miei weekend in casa a leggere libri o a guardare film. Ormai sono senza speranza!

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Alice:Emily Dickinson scappava dal mondo esterno e dal “caos” di una società in cui non si riconosceva, il suo isolamento era dettato solamente dal salvaguardare la propria interiorità, oppure credi che in fondo avesse paura di farsi conoscere veramente? E non fosse accettata per quello che era?
Sara:Interessante domanda. Credo entrambe. Sicuramente vedeva l’esterno come un qualcosa di dannoso che non le apparteneva, non si riconosceva nella sua società attuale e nel suo tempo.  Ma in fondo credo che abbia nutrito quell’umana paura di non essere accettata fino in fondo per quello che era veramente. Pensava che nessuno la comprendesse e usava l’ironia, spesso tagliente, come arma per difendersi dal mondo. La parola era la sua armatura.

Alice:Emily Dickinson non voleva essere famosa, come altre autrici della sua epoca, secondo te perché? Cosa pensi oggi delle persone che fanno di tutto per avere un po’ di visibilità?
Sara:Emily Dickinson pensava che la fama cambiasse in peggio le persone, che le danneggiasse, come infatti succede. Credo che anche la persona più umile di questo mondo non riuscirà mai a restare immune alle lusinghe del successo e del denaro, e soprattutto a restare se stessa. Oggigiorno purtroppo si rincorrono dei falsi idoli, si pensa che il denaro e la gloria siano tutto dalla vita e vi è il desiderio di ottenerli senza la minima fatica. Quando ci si accorge di che fragili, inconsistenti e volubili amici essi siano, è ormai troppo tardi. Emily, con la sua profondità e saggezza, aveva già compreso tutto.

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Alice:Emily ha subito molte perdite negli anni e questo l’ha segnata molto, per lei scrivere era una sorta di terapia?
Sara:Sicuramente sì. La scrittura la confortava, le teneva compagnia, ma la aiutava anche a comprendere meglio se stessa e la sua interiorità, a sondare la profondità del suo animo.

Alice: Cosa pensi ci sia ancora da scoprire su Emily? Cosa ci nasconde ancora questa poetessa?
Sara:Credo che Emily Dickinson resterà per sempre un enigma per noi.  Dalle sue poesie e dalle sue lettere traspaiono le sue emozioni, i suoi sogni e le sue paure, ma era una donna talmente profonda, misteriosa e intelligente che non credo riusciremo mai a capirla fino in fondo. Resterà per sempre una creatura eterea e sfuggente e parte del suo animo rimarrà un mistero per tutti noi. 

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Alice:Cosa ci insegna ancora oggi Emily Dickinson? E perché dovremmo leggere la sua poesia?
Sara:Ci insegna a credere in noi stessi, ad affrontare la verità e il mondo, a riconoscere le nostre paure più profonde e a leggere nel nostro animo. Nella sua poesia lei parla di amore, di vita e di morte. Nonostante la sua reclusione Emily rimase un’attenta e scrupolosa osservatrice, era curiosa del mondo che la circondava, voleva capirlo, ed è riuscita in pieno nel suo intento. Qualcuno ha scritto che la poesia di Emily Dickinson possa salvare la vita. Io lo credo con tutta me stessa. Spesso sono proprio gli scrittori e i poeti che, non si sa come, sanno trovare la giusta strada per arrivare al nostro cuore.

Alice:Hai dei progetti per il futuro con flower-ed?
Sara:Diciamo che un nuovo progetto sta bollendo in pentola. Mi sono trovata benissimo con la flower-ed e con Michela Alessandroni. La flower-ed rispecchia in pieno ciò che mi piace e ciò che voglio leggere, quindi spero di riuscire a proporre ai lettori altri libri, biografie e non, che possano interessare e incuriosire.


Grazie a Sara e a Michela!

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