[RECENSIONE] LA TREDICESIMA STORIA DI DIANE SETTERFIELD

Cari lettori,
oggi sul blog parliamo del libro "La tredicesima storia" di Diane Setterfield che ho letto per il gruppo fotografico di lettura #lefatichelibrosediercole che trovate su IG.

Lo scopo di questo gruppo è di "smaltire" alcuni romanzi che per un motivo o per l'altro erano in libreria da un po' di tempo.

La tredicesima storia è un libro usato che avevo acquistato ad un mercatino alcuni anni fa.





Recensione

La lettura di questo libro è stata parecchio impegnativa, la prima parte l'ho trovata molto scorrevole mentre poi la narrazione è diventata un po' confusa e a mio avviso un po' contorta.
La protagonista del romanzo si chiama Margaret Lea, è una ragazza introversa, quando legge dimentica tutto quello che la circonda, perfino di mangiare. I libri le hanno sempre tenuto compagnia e lavora in una libreria antiquaria con il padre.

"Il mio compito non è vendere libri- a quello provvede mio padre-ma custodirli."


Un giorno riceve una lettera da una delle scrittrici inglesi più famose, Vida Winter, che le chiede di diventare la sua biografa.
Margaret conosce la sua fama, ma non ha mai letto un suo romanzo.
Decide di partire per lo Yorkshire, ma non accetta subito l'incarico perché preferisce conoscerla di persona e capire se le dirà la verità.

"La lettura non mi aveva mai tradito. Era sempre stata la mia unica certezza."


Vida Winter inizierà un lungo racconto ripercorrendo la sua vita fin dalla sua nascita.

In questo romanzo ci sono stati degli elementi che non mi hanno convinta, partendo dalla protagonista.
Margaret, dovrebbe essere un personaggio che colpisce qualsiasi lettore, è una lettrice onnivora, preferisce i romanzi alle persone, lavora in una libreria, ma purtroppo non mi ha lasciato nulla.

Credo che questo sia dovuto dal fatto che la storia non mi abbia coinvolto emotivamente, sebbene ci fossero delle ottime premesse.

A mio parere, l'autrice ha voluto creare un'ambientazione che ricordasse gli autori inglesi dell'Ottocento, la campagna inglese, i misteri famigliari, i fantasmi il tutto condito da una storia dai toni cupi e gotici.

Ma per me non è riuscita nel suo intento, perché la narrazione dura troppo, si dilunga troppo nelle descrizioni e nel raccontare dei dettagli futili.
I salti temperali spezzano la narrazione e il ritmo scende in particolare in alcuni punti che sono risultati un po' noiosi.

Forse l'autrice aveva in mente di creare una storia con una serie di colpi di scena e con una trama complicata da seguire, ma purtroppo a mio avviso la narrazione risulta confusionaria e bisogna leggere con molta attenzione per non perdere il filo del racconto.

In conclusione, lo stile e la scelta narrativa dell'autrice non mi ha convinta, ma sono sicura che ci sono altre persone che apprezzeranno sicuramente questa storia.


***

Trama:

Margaret Lea è una giovane libraia antiquaria che negli anni trascorsi con il padre tra pagine immortali e volumi sepolti dall'oblio, ha coltivato una quieta passione per le biografie letterarie in cui di tanto in tanto si cimenta. La sua prevedibile esistenza viene sconvolta un giorno da una lettera tanto enigmatica quanto perentoria:
L'ora è giunta. Venga lunedì con il treno delle quattro e mezzo. Manderò una macchina a prenderla alla stazione di Harrogate.
Vida Winter
È questo l'invito con cui Vida Winter, sfuggente e carismatica scrittrice alla fine dei suoi giorni, informa Margaret della sua investitura a propria biografa ufficiale. Dopo mille esitazioni - perché proprio lei? sarà all'altezza delle aspettative di una delle più grandi scrittrici viventi? - la giovane parte alla volta dell'isolata magione dell'anziana autrice, nelle campagne dello Yorkshire. Superate non solo le proprie resistenze ma anche le spigolosità della sua difficile interlocutrice, Margaret si accinge finalmente all'opera, rimanendo immediatamente stregata dalle vicende della singolare famiglia Angelfield e dalla sorte di un misterioso racconto che Vida Winter non ha mai voluto pubblicare.
La tredicesima storia dipana così davanti agli occhi del lettore non solo il tempestoso trascorrere di esistenze avvolte dal segreto, ma anche la complessa, intensissima amicizia tra due donne di differenti generazioni che, dietro la magica finzione del narrare, troveranno l'una nell'altra verità su se stesse a cui mai sarebbero potute arrivare da sole.




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