[RECENSIONE] MADAME BOVARY DI GUSTAVE FLAUBERT

Cari lettori, 

Madame Bovary di Gustave Flaubert è un classico francese scritto nel 1850, è sicuramente tra i romanzi dell'Ottocento più conosciuti.





Recensione

"Lei stessa a volte si meravigliava delle ipotesi atroci che le passavano per la testa... e intanto bisognava continuare a sorridere, sentirsi ripetere che era felice, fingere di esserlo lasciarlo cadere."

Emma è un personaggio veramente particolare ma allo stesso che mi ha fatto riflettere, non è sicuramente facile stare dalla sua parte e capire il suo comportamento.

E' come un uccello ingabbiato che non riesce mai a trovare quello che vorrebbe, è come se non riuscisse ad afferrare il suo obiettivo.

Emma è una ragazza molto ambiziosa vorrebbe trasferirsi a Parigi, nella grande città e sogna un amore romantico, è anche molto egoista, non si cura né del marito né più avanti della figlia.

L'amore che cerca è quello che aveva letto nei romanzi rosa, un sentimento che lei ha idealizzato e non è reale, Emma non si arrende e lo cerca per tutta la durata del libro. 

Per lei non ci sono altre forme d'amore ma solo quelle che lei ha conosciuto nei libri, vorrebbe un uomo che le faccia vivere una serie di avventure, una persona appassionata della vita e motivata nel fare nuove esperienze.

Suo marito Charles è tutt'altro che un eroe senza macchia e passionale ma è un borghese che vive la sua vita "tranquilla" in campagna ed è privo di ambizione.

Emma ha sete anche di cultura, di viaggi, di abbracciare e conoscere nuovi mondi, nuove città ma con Charles tutto questo non è possibile e questo le provoca un profondo senso di tristezza e di  turbamento. 

Charles non riesce a stare "al passo" di una donna forte come Emma che cerca di più dalla vita, mentre lui si accontenta di quella che ha,  non vuole migliorarsi o crescere. E ' un uomo semplice, umile ma anche ingenuo. 

Emma sperava che sposandosi la sua vita sarebbe cambiata, avrebbe conosciuto qualcosa di nuovo, avrebbe fatto parte della buona società e avrebbe vissuto il grande amore. Ma non sarà così purtroppo per lei. 

Emma pretende un amore che non esiste, un amore romantico e travolgente da romanzo appunto. Ma l'amore è anche quotidianità, conoscersi, andare d'accordo imparare a capire e comprendere l'altro con i propri difetti. Il principe azzurro non esiste.

La protagonista doveva accettare la propria vita, la propria condizione sociale e il proprio matrimonio, non averlo fatto l'ha portata alla distruzione.

Ho trovato le descrizioni della campagna un po' tediose ma probabilmente rispecchiavano il suo stato d'animo quando Emma guardava fuori dalla finestra.

Ho trovato che Emma sia un personaggio reale e ben costruito, rappresenta una donna dell'epoca forte da una parte, con la voglia di cambiare ma anche fragile dall'altra con la sua incapacità di fermarsi e accontentarsi della sua vita. Non cresce mai e rimane per tutto il romanzo egoista, capricciosa e quando capisce che ha sbagliato cerca una vita d'uscita, forse la più facile chi lo può sapere. 


***


Trama


Tutto in Madame Bovary (1857) sembra disporre la scena dove il desiderio ha luogo insieme all'abisso che lo cancella. Emma Bovary ama come si divora, ama in una tragica voracità che somiglia a quella di un organismo incapace di assimilare, consuma se stessa e l'oggetto del suo desiderio in un tragico processo di alienazione amorosa, aiutata anche dal marito, Charles, che è tutt'altro che un uomo tranquillo e innocuo, ma un masochista morale di alto lignaggio che, con un sadismo perfettamente camuffato, contribuisce in maniera determinante al suicidio della moglie.



Nessun commento