[RECENSIONE] Mai stati innocenti di Valeria Gargiullo

Cari lettori, 

oggi parliamo di un esordio letterario "Mai stati innocenti" di Valeria Gargiullo pubblicato dalla Salani.

Grazie a Maria per avermi regalato questo libro.





Recensione

 

Questo è un romanzo che racconta la difficile realtà delle periferie italiane, dove la criminalità, la povertà, l'illegalità definiscono la vita delle persone che loro malgrado si trovano a vivere in queste zone.

Civitavecchia è divisa a metà,  una parte è formata da ville, persone istruite e benestanti dall'altra da case popolari, industrie e chi ci vive ha poche aspirazioni o possibilità di cambiare il proprio status sociale.



"Presto me ne sarei andata, Campo dell'oro non mi sarebbe mancato. Non mi sarebbero mancati i bidoni dell'immondizia che strabordava sui marciapiedi, né le facciate dei palazzi imbrattate delle bombolette spray. [...]"  (cit.)


In questo scenario ci viene raccontata la storia drammatica di due fratelli Anna e Simone, la ragazza vorrebbe andarsene, da quel paese che l'ha vista crescere in fretta e trasferirsi a Milano per frequentare l'università.

Anna vuole scappare da un'infanzia difficile, da un padre violento che ha abbandonato lei e il fratello e da un quartiere pericoloso e vorrebbe solo cominciare ad avere una vita normale.

Però non riesce ad andare via perché suo fratello Simone si unisce alla banda della zona, Anna non può fare altro che cercare di proteggerlo e per farlo mette in gioco tutto, compresa la sua vita.

La narrazione è molto fluida e i capitoli brevi aiutano il ritmo della storia, è stata una lettura piacevole per essere un esordio. 

Riconosco il fatto che l'autrice abbia talento, è una scrittura ancora un po' acerba e sicuramente dovrebbe lavorare sulla caratterizzazione dei personaggi che ho trovato poco approfondita e delineata in maniera approssimativa.

Anna in particolare è una ragazza matura per la sua età però non ho compreso alcune volte il suo comportamento e l'ho trovata un personaggio poco credibile.

Questo romanzo vuole puntare l'attenzione verso queste realtà che sono molto attuali e che vengono ignorate, questi giovani ragazzi che si trovano sperduti, senza un obiettivo, senza sogni che non conoscono altro se non la violenza e la criminalità.

Un libro che descrive una pagina dura del nostro paese, ma anche vera e necessaria per far conoscere la storia di questi quartieri dove i ragazzi devono crescere in fretta, non possono vivere serenamente la loro età e  devono difendersi per vivere o meglio  per sopravvivere.


***


Trama

Uno stradone di un chilometro divide Civitavecchia a metà. Da una parte Santa Fermina, con le sue villette a due piani e le vie coi nomi dei fiori; dall'altra Campo dell'oro, i casermoni popolari e i fumi degli impianti industriali che corrodono l'anima delle persone. Di là, un futuro prospero, le bollette in regola, le vacanze al mare; di qua, le famiglie arrancano e i figli, abbandonati a loro stessi, sognano una fuga impossibile. È quello che fa anche Anna, che ha studiato duramente e messo i soldi da parte per potersene andare via, lontano, all'università. Poche settimane ancora e finalmente salirà su un treno, pronta a costruirsi una vita diversa. Tutto sembra andare in frantumi quando Anna vede Simone, il suo fratellino di quattordici anni, in sella a un motorino, con un martello in mano, insieme alla feroce banda criminale che controllala zona. I Sorci, li chiamano, e nei loro affari è bene non immischiarsi mai. Anna vorrebbe salvarlo, ma sa che con certa gente è impossibile trattare. Si scende a patti, semmai, fino alle estreme conseguenze. Con l'autenticità di chi in un posto così ci è nato e cresciuto, Valeria Gargiullo demolisce la retorica che spesso accompagna il racconto delle periferie, e lo fa con la consapevolezza che il Male non è soltanto un nemico, ma anche un compagno quotidiano e una pericolosa tentazione.


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