[RECENSIONE] L’unico ricordo di Flora Banks di Emily Barr

Cari lettori,
come state?
Lo so che è lunedì e che siete stanchi ma oggi, spero, di ridarvi il sorriso con la recensione di questo libro uscito per Salani lo scorso 24 maggio.
Flora, la giovane protagonista della storia, mi ha conquistata e l'autrice è riuscita a creare una storia credibile e piena di colpi di scena.
Per saperne di più, vi lascio alla mia recensione!

Ringrazio la casa editrice Salani per l'invio della copia.





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Recensione:

Questo young adult mi ha incuriosita fin da quando ho letto la trama, sembrava una storia interessante ma anche strana.
Questo genere letterario presenta molti autori e sfumature diverse, pensiamo ad Anna Todd, a John Green e a tanti altri, troviamo dei libri più leggeri e senza pretese ma anche dei testi più impegnati e con tematiche più forti.
Questo libro si può definire un young adult, con sfumature thriller che tiene il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.
Per prima cosa ho trovato in questa storia molti elementi originali, sia il tema trattato, che per l’ambientazione insolita ma anche per aver scelto una protagonista così particolare.

Partiamo da Flora, diciassette anni, che soffre di un’ amnesia anterograda cioè ha solo la memoria a breve termine e dopo poche ore si dimentica tutto quello che le è successo dai dieci anni in poi. Si scrive degli appunti sulle mani, sui dei post-it e in un diario. E’ una ragazza fragile ma che riesce anche a tirare fuori una buona dose di coraggio.

Flora vive in una campana di vetro in famiglia, ha un’unica amica Paige, che cerca di aiutarla quando la ragazza diventa confusa e non capisce dove si trova.
In questo ho trovato da un lato, l’autrice molto brava a ricreare nel personaggio quel senso di confusione, di paura e ansia che  prova Flora quando non capisce dove si trova e quanti anni abbia, ma anche dall’altra parte forse viene ripetuto troppe volte il nome della ragazza, gli anni, e la pagina del suo quaderno dove viene spiegato chi è e cosa ha Flora.
Tutta questa situazione viene anche troppo enfatizzata in alcune parti del testo e risulta essere un po’ pesante.

Flora sebbene non ricordi nulla e non abbia mai fatto dei miglioramenti, una sera bacia Drake, il ragazzo di Paige e questo particolare momento della sua vita resta impresso nella mente della ragazza.
Paige, scoprendo cosa ha fatto la sua amica, non la vuole più vedere e non la aiuta nemmeno quando i  suoi genitori partono all'improvviso per Parigi, perché il fratellastro di Flora sta molto male.
La ragazza si ritrova da sola a pensare al bacio che Drake le ha dato e soprattutto devo farcela solo con le sue forze.
Isole di Svalbard-Norvegia
Nemmeno il ragazzo sembra aver dimenticato quel momento e le scrive delle mail dove le dice che vorrebbe rivederla, che vorrebbe stare ancora con lei.

Drake è dovuto partire per una vacanza studio al Polo Nord, precisamente a Svalbard.
Flora un giorno, non sopporta più tutta questa situazione e parte per questa piccola cittadina per ritrovare il ragazzo, di cui lei pensa di essere innamorata.
Non aggiungo altri dettagli alla trama per non rovinarvi il proseguo della storia.

Ho ancora in mente le immagini di questo bellissimo paesaggio polare, della neve e mi sono appassionata a trovare informazioni sulle  Isole Svalbard, sugli abitanti, su come si vive in questa piccola comunità.
Ho trovato originale ambientare qui una parte della storia, un posto non molto conosciuto,  una meta insolita ma allo stesso tempo affascinante.

La storia è credibile, come i personaggi, che ho trovato coerenti e anche molto caratterizzati, Flora in particolare.
Paige credo abbia avuto una reazione molto in linea con la sua età, per le adolescenti i primi amori, come le prime delusione sono molto importanti e lasciano un segno in positivo o negativo. L’amica di Flora, ha reagito nell’unico modo possibile, forse dal mio punto di vista e anche con la mia età sarei passata oltre al bacio dato a Drake.
I temi che vengono affrontati sono molti in particolare oltre all’amore, parliamo anche di amicizia, di famiglia e di perdita. Anche quest’ultima viene raccontata in maniera molto delicata ma pur sempre tenendo bene a mente che parliamo principalmente di un genere rivolto ai giovani adulti.

Bugie, amore, ricordi, suspense troviamo molto elementi in questa storia, l’autrice riesce con la sua penna e la sua esperienza a raccontarci qualcosa di nuovo, ma tenendo il lettore con il fiato sospeso fino alla fine e lo conduce per mano fino alla clamorosa verità conclusiva.
Una storia curiosa e intrigante, fuori dagli schemi classici dello young adult dove si privilegia forse più la storia d’amore e meno altri aspetti, un libro che non ti aspetti e che sorprende.
Consiglio la lettura di questo romanzo perché la storia si presenta in maniera semplice ma ben definita, perché ti stupisce  con dei colpi di scena e alla fine ti conquista.


***
Trama:

Flora Banks, diciassette anni, non ha la memoria a breve termine. I suoi ricordi si sono fermati a quando aveva dieci anni: da allora, dopo che una malattia le ha colpito il cervello, deve continuamente fissare i momenti che vive, scrivendoli su un quaderno, su post-it, oppure direttamente sulle mani e sulle braccia. Quello che sa di sé è che mamma e papà le vogliono bene, così come Jacob, il suo adorato fratello maggiore, e che Paige è la sua migliore amica, quella che si prende cura di lei nel difficile mondo esterno. Ma una sera, durante una festa, Drake, il ragazzo di Paige, la bacia sulla spiaggia e stranamente questo ricordo non svanisce come gli altri. Flora ricorda il bacio, ricorda le parole di Drake, ricorda ogni singolo istante di quell'episodio. Possibile che Drake sia l'artefice del miracolo? Peccato però che il ragazzo sia partito per studiare in Norvegia. Flora non ha dubbi: deve raggiungerlo, solo così potrà capire veramente chi è e cominciare a vivere davvero. Ma come può fidarsi degli altri se non può fidarsi nemmeno di se stessa?

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