[RECENSIONE] Il giardiniere dello Scià e la gabbia di Cranford

Cari lettori,
oggi parliamo di due racconti "Il giardiniere dello Scià e la gabbia di Cranford" scritti dalla mia autrice preferita di classici inglesi Elizabeth Gaskell e pubblicati in un unico volume dalla Elliot edizioni.
Questo è il secondo libro di agosto per il mio gdl #elizabethgaskellgdl, che trovate su IG.




Recensione

Ho trovato che questi due racconti brevi sono molto diversi tra di loro.

Il primo dal titolo "Il giardiniere dello Scià" è il resoconto del viaggio in Persia che un giardiniere inglese, Mr Burton, raccontò alla Gaskell e viene pubblicato nel 1852 nella rivista di Dickens "Household Words".
E' una sorte di riepilogo dell'esperienza dell'uomo alla corte dello Scià, del suo lavoro nel giardino dello stesso, degli usi e dei costumi del luogo, delle sue difficoltà nello svolgere il suo lavoro. Ci fa conoscere come viveva la corte, cosa mangiava e come veniva visto uno straniero.

Non mi ha colpito molto purtroppo, forse perché è una  semplice "cronaca" di quello che gli è successo e niente altro.

Il secondo "La gabbia di Cranford", è il sequel del famoso romanzo Cranford, è stato pubblicato nel 1862 nella rivista "All the Year Round".
Questo secondo racconto mi è piaciuto molto di più del primo.
Qui ho ritrovato alcuni personaggi di Cranford, l'ironia e l'amicizia, il mondo femminile di questo piccolo paese che avevo lasciato qualche anno fa.
Tutto parte da un malinteso e da una questione per "sole donne" sulla nuova moda parigina, che farà sbellicare dalle risate il lettore, che in poche pagine, riesce a ritrovare l'atmosfera di Cranford, questo villaggio inglese inventato dalla penna della Gaskell.
Ecco come da un'incomprensione può nascere un fraintendimento che porterà non poco scompiglio tra le donne del paese,
Cranford è ispirato a Knutford, luogo dove la Gaskell visse con la zia materna dopo la scomparsa della madre.
Un racconto che arriva al cuore, con assoluta tenerezza e ironia.

Ho ritrovato in questo piccolo volume lo stile e la scorrevolezza della narrazione della Gaskell, che sto imparando a conoscere anche grazie alle sue opere minori.
Probabilmente il secondo racconto si apprezzerebbe ancora di più dopo aver letto il romanzo Cranford.

Un piccolo commento anche sull'edizione della Elliot, l'ho trovata curata,  completa di prefazione e note alla fine del libro.

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Trama

Mr Burton, inglese sano e di bell’aspetto nel fiore dei suoi anni, ha accettato un incarico che lo condurrà molto lontano da casa: partirà per Teheran, dove diventerà il giardiniere ufficiale dello scià di Persia. I problemi, però, iniziano non appena mette piede in terra straniera, perché lo scià nel frattempo è morto, e al suo nuovo sovrano non importa nulla né del giardinaggio, né degli impegni presi dal suo predecessore. Inizia così uno dei racconti più apprezzati di Elizabeth Gaskell, Il giardiniere dello scià, apparso per la prima volta nel 1852 nella rivista dickensiana Household Words, seguito da La gabbia di Cranford, edito dieci anni dopo in un’altra rivista dickensiana, "All the Years Round", una sorta di piccolo sequel al mitico romanzo Cranford.

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