[LOST IN VICTORIAN AGE] THE LETTERS OF MRS GASKELL- J.A.V. Chapple and Arthur Pollard

Cari lettori,

era da moltissimo tempo che cercavo questo libro, i prezzi delle poche copie usate disponibili erano inaccessibili per me e quindi ho aspettato l'occasione giusta.

Poi quel giorno è arrivato, sono riuscita a trovare questa copia usata a un modico prezzo e dopo averla ordinata,  ci sono stati dei problemi con la consegna ma sono riuscita a recuperare il pacco.

Che peripezie che ho fatto, però ne è valsa la pena!






Il volume che vedete contiene più di 650 lettere scritte dalla Gaskell, in realtà non sono tutte quelle che ha scritto ma quelle che sono giunte sino a noi. L'autrice non voleva che venissero conservate e tantomeno pubblicate, infatti chiese alla figlia Marianne di bruciarle.

Per fortuna le cose non andarono così e almeno una parte è riuscita ad arrivare a noi. Non esiste un'edizione italiana di queste lettere, io cercherò di leggerle un po' alla volta. Nell'introduzione troviamo delle indicazioni importanti per la lettura di questo volume, intanto sappiamo che copre quasi l'intera vita della Gaskell, poco prima del matrimonio fino all'ultima settimana di vita della scrittrice inglese. 

Esiste anche un secondo volume di lettere "Further Letters Of Mrs. Gaskell" curato da John Chapple e Alan Shelston, che ne contiene alcune di inedite non incluse nel volume che vedete nella foto.

I destinatari delle lettere era  gli amici, i famigliari, le figlie ma anche alcuni famosi autori della letteratura e personalità di spicco per l'epoca vittoriana come:  Dickens, Charlotte Bronte, Harriet Beecher Stowe,  Richard Monckton Milnes e John Ruskin. 

La Gaskell viaggiò moltissimo e molti dei suoi romanzi furono ambientanti in luoghi che aveva visitato e che conosceva bene. 

Ci sono delle lettere che furono inviate al suo editore George Smith e sono interessanti per le trattative commerciali legate ai suoi romanzi e le difficoltà che incontrava con la sua scrittura.

Come già sappiamo, sarà interessante leggere cosa scriveva la Gaskell a Dickens, riguardo la pubblicazione a  puntate di "Nord e sud" che fu particolarmente ostica.

Nonostante la Gaskell come scrittrice migliorò moltissimo negli anni, lei  non nascose mai i propri difetti e i propri limiti e questo denota una grande umiltà. 

Come già sapevo, la Gaskell era solita non leggere le recensioni che venivano fatte alle sue opere, non perché non le importasse ma perché le temeva molto. Soffrì molto per i commenti negativi a Mary Barton e a Ruth e nei momenti di forte sconforto e tristezza ripensava a quanto Cranford fosse piaciuto al pubblico vittoriano. 


Ci sono alcune lettere dove l'autrice commentava e dava dei giudizi sui romanzi degli altri autori vittoriani, quelle che sono rimaste per esempio parlano di "Little Dorrit" di Dickens o di "Villette" di Charlotte Bronte. 





La Gaskell era consapevole che il successo di un libro dipendesse da una buona trama e dal fatto che  l'autore dovesse costruire, i vari eventi della storia, in maniera veritiera e credibile;  in una lettera scrisse una sorta di guida-modello alla scrittura dei romanzi. Vi lascio un piccolo estratto. 


"But I believe in spite of yr objection to the term "novel" you do wish to "narrate"- and I believe you can do it if you try, - but I think you must observe what is out of you, instead of examining what is in you." (Lettera 420 to Marianne Gaskell  After 15 March 1859)

 

Le lettere sono per la maggior parte brevi, quello che traspare da questi scritti è la grande intelligenza della Gaskell, la curiosità verso la vita,  la sua comprensione verso cose e verso le persone diverse da lei.


"The plot must grow, and culminate in a crsis; not a character must be introduced who does not conduce to this growth & progress of events. The plot is like the anatomical drawing of an artist; he must have an idea of thies skeleton, before he can clothe it with muscle & flesh, much more before he can drape it. Study hard at your plot."

(Lettera 420 to Marianne Gaskell  After 15 March 1859)


Sarà un lungo viaggio, ci sono moltissimi temi che sarebbero interessanti da sviluppare, nei prossimi mesi vi parlerò meglio di queste lettere.


A presto!

Alice

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