[RECENSIONE] La presidente di Alicia Giménez Bartlett

Cari lettori, 

oggi parliamo del thriller La presidente di Alicia Giménez Bartlett pubblicato dalla Sellerio.

Recensione

All'inizio del libro viene ritrovato il cadavere di Vita Castellá, in una stanza di un albergo di Madrid, lei è stata  la presidente della Comunità Valenciana. La vittima è stata avvelenata con un caffè ma per evitare uno scandalo nel partito, la notizia che viene data alla stampa ha una versione ben diversa, è stato un infarto a stroncare la vita della donna.

Le indagini, però non si possono evitare e viene affidato il caso alle sorelle Berta e Marta Miralles, due giovani ragazze inesperte e apparentemente innocue che nessuno crede possano risolvere il caso.

Questi due personaggi sono agli antipodi, Berta è una donna responsabile, molto professionale e amante della lettura mentre Marta ama uscire e divertirsi.

La narrazione scorre veloce, la trama è quanto mai attuale e verte sul mondo corrotto della politica, su quanto la sete di potere possa accecare la mente delle persone e gli "onesti"  passano in secondo piano, vengono derisi e sembra che la normalità sia agire illegalmente e senza alcun sano principio.

Questo succede purtroppo però non solo nel mondo politico, ma anche nell'ambito lavorativo e sociale, sembra che per sopravvivere bisogna districarsi in un mondo di bugie e falsità e dove si è perso il senso di umanità, di integrità e di lealtà. Purtroppo, questo lo possiamo vedere ogni giorno.

Queste due protagoniste non mi hanno convinto del tutto, non sono riuscita ad affezionarmi a loro nonostante abbia apprezzato molto la loro determinazione a non mollare e a risolvere il caso.

Lo stile è semplice, i capitoli brevi aumentano il ritmo della storia, un thriller investigativo di fantasia ma che potrebbe benissimo descrivere un fatto di cronaca.

Ho trovato che alcuni sviluppi della trama fossero piuttosto deboli per essere un thriller, ho trovato che l'autrice non abbia ben delineato le protagoniste che sembravano dei personaggi poco verosimili, alcune volte pensavo che fossero delle adolescenti. Probabilmente essendo il primo libro di una serie avranno un'evoluzione nei prossimi romanzi.

Un thriller semplice e scorrevole, per passare qualche ora di spensieratezza. 


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Trama


Vita Castellá giace cadavere nella stanza di un lussuoso albergo di Madrid, avvelenata con un caffè al cianuro. È stata la presidente della Comunità Valenciana. Amata e detestata, benefattrice e prepotente, ha dominato la città e la regione in una stagione segnata da una corruzione pervasiva e quasi proverbiale. La rete di potere che da lei si è estesa ha lasciato al suo ritiro una schiera di scheletri in moltissimi armadi.

Della sua morte, le autorità, il capo della polizia, il ministro, vogliono far passare una versione ufficiale meno compromettente, un infarto che eviti «un casino di dimensioni stratosferiche». L’inchiesta di polizia è però inevitabile. L’idea brillante è di affidarla a degli investigatori inesperti e malleabili. Come Berta e Marta, due sorelle giovanissime appena uscite dall’Accademia di Polizia. Diverse l’una dall’altra come due fiocchi di neve, sono acute, ambiziose e sono donne, cioè con una emergente avversione per i maschi al potere.

Vanno così per la loro strada di poliziotte determinate. Con un po’ di rimorso «tacendo e mentendo» ai loro capi come questi fanno con loro due. E s’inerpicano in un’inchiesta che si svolge in una fascinosa Valencia. Poteri e misteri, false apparenze, vendette e rancori, altri spietati omicidi debbono svelare a poco a poco, anche con l’aiuto dell’affezionato addetto stampa della presidente, «Boro» Badía, un giornalista a cui il «partito» ha spezzato la carriera e ferito la dignità a causa delle scelte sessuali.

Le due creature di Alicia Giménez-Bartlett, le sorelle Miralles, Berta e Marta, sfidano lo stereotipo del detective tradizionale. Le ubbie, le paturnie, e i sogni propri di ogni ragazza risaltano nei dialoghi, e danno al mistero poliziesco la stessa quotidiana leggerezza che ha reso famosa l’ispettrice di Barcellona Petra Delicado. Quell’umorismo d’ambiente che ha tra i suoi scopi, come sempre nei romanzi dell’autrice, anche quello di affermare i diritti.

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