LOST IN VICTORIAN AGE: L'importanza della "home" in Nord e Sud

Cari lettori, 

oggi torna la mia rubrica Lost in victorian age e approfondiamo e ripercorriamo l'importanza che aveva per l'epoca vittoriana la "home/casa", non solo come valore materiale ma soprattutto come un luogo dove si stava bene e si trovava la felicità.

E' un concetto molto complesso difficile da riassumere in un post sicuramente ce ne vorrebbe più di uno per analizzare cosa significasse la home/casa per i vittoriani, però ho cercato di soffermarmi sulle parti più significative.




La casa è al centro della produzione della Gaskell e rivela al lettore cosa provassero i personaggi, quali sogni e aspirazioni avessero e quali erano le regole da seguire per avere e gestire bene la propria casa. 

Facciamo questo percorso attraverso attraverso la parola "home/casa" che troviamo moltissime volte nel testo, più di trecento (nell'edizione in italiano della elliot che ho consultato principalmente),  così conosciamo e capiamo il valore che aveva la casa per l'epoca vittoriana. 


♥La signora Shaw e Edith e la scelta del marito attraverso la casa

La signora Shaw sosteneva infatti che la sua unica figlia dovesse sposarsi per amore, [...]. Non che Edith non fosse davvero innamorata, ma avrebbe di certo preferito una bella casa a Belgravia agli aspetti pittoreschi della vita di Corfù di cui le parlava il capitano Lennox. 


Eppure, se si fosse fatto avanti qualcuno con una bella casa, una bella proprietà e oltretutto un buon titolo, Edith sarebbe rimasta devota al capitano Lennox fintantoché la tentazione fosse durata; una volta passata, era possibile che si facesse pochi scrupoli nel palesare il dispiacere per il fatto che il capitano Lennox non riunisse in sé tutto ciò che era desiderabile. [...]


Quando inizia il romanzo, negli ultimi dieci anni, Margaret ha vissuto a Londra con la zia Shaw, quando tornava a Helstone però non ripiangeva la vita che faceva a Harley Street, non le era mai importato il lusso e la vita mondana preferiva le lunghe passeggiate e aiutare i poveri della parrocchia. Al divertimento e all' esibizione sociale preferiva la vita tranquilla della campagna, lì si sentiva libera di andare dove voleva. A Londra doveva seguire determinate regole sociali di buona educazione che invece a Helstone erano meno rigide. Edith non era a conoscenza di cosa pensasse Margaret della vita  superficiale che conduceva a  Londra .


A casa, prima di venire a vivere a Harley Street, la sua stanza era stata lo spogliatoio della madre; e poiché nella canonica di campagna si cenava presto, Margaret l’aveva sempre fatto insieme al padre e alla madre. [...]


Quel perpetuo malcontento aveva compromesso la quiete di casa, e Margaret vi giunse impreparata. Sapeva di dover rinunciare a molti dei lussi goduti a Harley Street, e anzi ne era contenta, in quanto spesso l’avevano limitata e ostacolata. [...]Quando in passato aveva trascorso le vacanze a casa, la madre aveva espresso lievi rimostranze in merito a cose di poco conto accadute a Helstone o alla mansione che il padre vi ricopriva; ma nella gioia scaturita dal ricordo di quei momenti, Margaret aveva dimenticato i dettagli spiacevoli.



♥Descrizione di Helstone da parte di Margaret 


Margaret parla poco della sua casa a Helstone, la prima volta che lo fa è con  Henry ma non riesce a spiegare cosa sia per lei la sua casa, questa è un luogo che la Hale ama molto, qui possiamo dire che la home ha un valore simbolico e i ricordi che si hanno possono cambiare da persona a persona in base a quello che si è vissuto.


«Ed è proprio così» annunciò Margaret con ardore. «A parte la New Forest, tutti i posti in Inghilterra che ho visto paiono così severi e tristi. Helstone è come un villaggio in una poesia; una poesia di Tennyson. Ma non cercherò di descriverlo oltre. Ridereste di me se vi dicessi cosa ne penso… cosa è veramente Helstone».

«Assolutamente no. Ma mi sembrate così decisa… Bene, allora parlatemi della canonica, di cui vorrei sapere qualcosa in più».

«Oh, non riuscirei a descrivere casa. È casa mia e non posso tradurre in parole il suo fascino».


La seconda volta che parla di Helstone lo fa con Bessy, in questo caso libera i ricordi e la descrizione della tranquillità della sua casa di campagna è di una rara bellezza.


Oh Bessy, amavo così profondamente la casa che abbiamo lasciato! Vorrei che tu la potessi vedere… Non posso raccontarti neanche la metà della sua bellezza. Tutto intorno ci sono dei grandi alberi con lunghi rami orizzontali che creano ombra sotto cui riposarsi anche a mezzodì. E poi, anche se ogni foglia sembra ferma, si sente un fruscio continuo tutto intorno, a una certa distanza. [...]


Da notare come la Gaskell nel libro faccia molte descrizioni accurate legate alla casa: 

Le imposte della casa, essendo ormai sera, vennero chiuse, lasciando fuori l’intenso blu del cielo e tutte le sue sfumature cremisi e ambra.


♥ La "casa" era una delle cose più importanti per Margaret


«Ma papà, ci avete riflettuto a sufficienza? Oh! È terribile, è una tragedia» disse Margaret scoppiando infine in lacrime. Le fondamenta della sua vita, ovvero la sua casa e la sua considerazione del padre, iniziavano a vacillare.


La casa, come anche l'abbigliamento, erano al centro delle conversazioni che le donne dell'Ottocento facevano, la casa era importante perché rappresentava la famiglia che ci viveva, sia come ricchezza che come personalità.

Per Margaret era uno dei pilastri della sua vita, quando lasciò Helstone era come chiudere un capitolo e iniziarne un altro, come se avesse perso una parte fondamentale della propria esistenza e ora si sentiva confusa e inerme di fronte a quello che le stava accadendo. Trasferirsi a Milton e trovare una nuova casa, che sentisse veramente sua, era una delle cose più difficili che doveva affrontare.


Addio a Helstone capitolo VI "Addio"


Il mattino seguente un treno li strappò via dall’adorata Helstone. Avevano dovuto salutare la canonica che era stata la loro casa, coperta per metà da rose e agazzini; baciata dal sole del mattino, che splendeva sulle finestre di tutte quelle stanze tanto amate, appariva più accogliente che mai.



♥Descrizione della casa di Milton e la "terribile" carta da parati

La casa di Milton era sporca e fumosa, molto diversa da quella dove era vissuta prima Margaret e i suoi genitori. Gli Hale dovevano adattarsi alla casa che avevano trovato, non avevano molte disponibilità economiche e l'unica cosa che contava a Milton era che fossero amici di Mr Thornton. La famosa carta da parati che viene citata nel libro e anche nella serie tv, era un reale problema e venne cambiata solo perché fu John a chiederlo di farlo.


«Dobbiamo tornare alla seconda, credo. Quella di… Crampton… Quel sobborgo lo chiamano così? C’erano tre salotti; non ricordate le risa per il fatto che pure le camere da letto erano tre? Ma ho tutto in mente. Il soggiorno al piano di sotto sarà il vostro studio e sarà anche la sala da pranzo… Povero papà! Poi, come sapete, abbiamo stabilito che la mamma abbia una stanza la più piacevole possibile e quella davanti, al piano di sopra, con l’orribile carta da parati blu e rosa e l’elaborata cornice sul soffitto, aveva proprio una bella veduta sulla vallata con la grande ansa del fiume, o canale, o cos’è, sullo sfondo. Io potrei avere la piccola stanza sul retro [...]».

 

Quando si trasferirono nella loro nuova casa a Milton, però, l’insopportabile carta da parati non c’era più. Il padrone di casa accettò senza scomporsi il loro ringraziamento lasciandogli credere, se gli faceva piacere, che la sua determinazione a non cambiare la carta si fosse ammorbidita. Non c’era alcun bisogno di dir loro che ciò che non gli interessava fare per un tale reverendo Hale, sconosciuto a Milton, lo faceva con grande piacere solo in ossequio a un’unica, secca rimostranza del signor Thornton, il ricco industriale.


La visita della madre e della sorella di Thornton, è un'altra tappa fondamentale della nuova vita degli Hale, questa ricca famiglia di industriali che per Margaret non erano così importante, la metteva però a disagio ma fino a un certo punto, perché lei non considerava rispettabile il lavoro di imprenditore. Solamente per un pregiudizio del tutto vittoriano. 


«Immagino non sappiate suonare. Non vedo pianoforti» disse Fanny.

«Mi piace la bella musica, [...]Quindi abbiamo venduto il nostro vecchio pianoforte prima di venire qui».

«È a dir poco incredibile che riusciate a vivere senza averne uno in casa; secondo me è indispensabile per la vita di chiunque».


♥La casa è al centro del primo incontro tra Mr Thornton e Margaret Hale


Il signor Thornton aveva pensato che la casa di Crampton facesse proprio al caso loro; adesso, però, vedendo Margaret, col suo aspetto e il suo portamento, iniziò a sentirsi in imbarazzo per aver immaginato che andasse bene per la famiglia Hale [...]

 

Milton è uno scenario desolante e cupo rispetto a Helstone, le giornate erano pesanti, malinconiche e piatte e l'unica cosa che ha tolto Margaret dall'infelicità è stato conoscere e stabilire un legame con Betty Higgins e la sua famiglia. 


Margaret rincasò, pensando ai suoi nuovi amici, e sorridendo all’acuta lettura dei suoi pensieri da parte di Nicholas. Da quel giorno Milton iniziò a essere un posto meno cupo per lei. Non erano le lunghe, piatte giornate primaverili, né il passare del tempo a farle apprezzare la sua nuova casa: finalmente aveva instaurato un rapporto umano.


♥La casa dei Thornton 


C’erano circa tre chilometri dalla loro casa in Crampton Crescent a Marlborough Street. 


Margaret non aveva idea di come potesse essere la casa dei Thornton non riusciva a immaginare dove potessero vivere, non c'era nessun indizio in John  in come si comportava o in come si vestiva, mentre vedendo la madre dell'uomo aveva pensato che la loro home dovrebbe rispettare quella donna "alta, massiccia e ben vestita".  


Margaret si chiese soltanto come mai persone che potevano permettersi di vivere in una casa così bella, e che veniva mantenuta così bene, non preferissero una dimora più piccola in campagna, o anche in un sobborgo, invece che stare nella confusione e nel frastuono della fabbrica. 

 

Quello che infastidiva di più Margaret era il rumore della fabbrica a cui non era abituata e in contrasto con la campagna dove vi erano solo i rumori della natura e degli animali.


Nella sala non c’era nessuno e sembrava che non ci fosse mai stato nessuno dal giorno in cui i mobili erano stati accuratamente ricoperti [...]Margaret che a malapena riusciva a rendersi conto della particolare pulizia necessaria per mantenere tutto così bianco e lindo in un ambiente del genere, o della fatica che volutamente veniva spesa per ottenere quell’effetto bianco ghiaccio tanto fastidioso. 


Margaret vedeva nella casa dei Thornton un ambiente freddo e privo del calore che invece era necessario in una vera home, tutto era pulito e in ordine, tutto era sistemato in modo che non si rovinasse. Quella era la casa dei Thornton ma poteva essere di chiunque, quello che mancava era l'anima, quel tocco personale che faceva di un luogo un posto dove sentirsi bene e felici.


♥La casa è il luogo dove Mr Thornton si propone a Margaret

La casa, in questo caso, è lo scenario dove vediamo da un lato il  rifiuto deciso di Margaret e dall'altro troviamo John che ha capito che i suoi sentimenti per la Hale non sono corrisposti. Nonostante quello che è successo, Mr Thornton non riesce a dimenticarla e si sente stupido per aver pensato che lei potesse provare qualcosa per lui. 


 Gli riaffiorò tutto alla mente: la figura pietosa che aveva appena fatto, il modo assurdo in cui si era recato a casa Hale e fatto ciò che aveva sempre considerato la cosa più scellerata del mondo; [...] Era forse rimasto stregato da quegli occhi stupendi, da quella bocca soffice e socchiusa che aveva sospirato così vicino alla sua spalla solo il giorno prima? [...] volte era così coraggiosa e altre così timida; prima tenera, poi arrogante e imperiosa. : i suoi vestiti, i suoi umori. Perfino quella mattina, che aria magnifica aveva, con quegli occhi che lo avevano fulminato per aver solo pensato che, avendo condiviso con lui quel momento di pericolo, provasse qualcosa nei suoi confronti!


La signora Thornton non ha stima per la Hale, ma non pensa che Margaret sia così ingenua da poter rifiutare un buon partito e un bell'uomo come John, inoltre lui era uno degli imprenditori più importanti  a Milton.


[...]e si preparò al trionfante ritorno a casa di colui che mai avrebbe dovuto sapere quanto sua madre si dolesse per quel matrimonio. Non riservò alcun pensiero alla futura nuora in sé per sé. Sarebbe stata solo la moglie di John. Prendere il posto della signora Thornton in quanto padrona della casa era solo una mera conseguenza, affiancata da molti altri agi: una casa magnifica, un corredo pregiato, onore, amore, obbedienza, amicizie importanti;[...] Essere scelta da John significava smettere di essere una ragazza qualunque; e la signorina Hale dopotutto non era così male. Fosse stata originaria di Milton, la signora Thornton l’avrebbe presa molto più in simpatia. 

♥Considerazioni finali: la home per Margaret e Mr Thornton

Abbiamo visto che la home era molto importante per i vittoriani, per Margaret la sua casa diventa Milton, come non lo era stata davvero nè a Harley Street nè a Helstone. Ora aveva trovato la sua strada, a Milton aveva rivisto, anche se solo per un breve momento, la sua famiglia di nuovo unita, la madre, il padre e l'amato fratello Fred. Poi quando ha capito di amare John, Milton è diventata la sua vera home.

Per John, invece, lavorare e dare una casa alla sua famiglia era una questione di sicurezza, dopo gli anni bui che avevano passato per quello che era successo al padre. Mr Thornton si accorge di quanto la sua casa sia fredda rispetto al salotto degli Hale, ma anche lui si sente intrappolato nella sua "home". Vuole crescere, studiare i classici e migliorare le condizioni degli operai, visione che non era condivisa dalla madre. John è consapevole che senza Margaret la sua casa e la sua vita non saranno mai completi, in fondo lui cerca amore, comprensione e affetto che troverà nella futura moglie e così entrambi riusciranno a costruire davvero per loro una casa dove vivere assieme. 

Non a caso nel finale della serie tv, John chiede a Margaret se torna a casa con lui.



Spero che il post vi sia piaciuto e vi ringrazio se siete arrivati fino a qui.


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♥Testi consultati:

♥Nord e sud di Elizabeth Gaskell elliot edizioni

♥Elizabeth Gaskell di Jenny Uglow

♥ The letters of Mrs Gaskell- J.A.V. Chapple and Arthur Pollard - MANDOLIN casa editrice

♥Futher letters of Mrs Gaskell di John Chapple e Alan Shelston (Manchester University Press) 

♥ Elizabeth Gaskell e la casa vittoriana flower-ed

♥Elizabeth Gaskell. Saggi su una scrittrice vittoriana a cura di Francesco Marroni  edizioni croce

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