Cari lettori,
oggi parliamo di un romanzo che doveva essere un thriller ma che in realtà non lo è affatto, l'ho trovato debole sia a livello di trama, che di creazione e sviluppo dei personaggi.
Il libro è "Tutto quel che è successo con Miranda Huff" di Javier Castillo pubblicato da Salani editore, ambientato a Hidden Spring tra il 1975 e il 2015.
Recensione
Per chi ama il genere thriller questo libro non verrà apprezzato, purtroppo la narrazione è molto scarsa sia a livello di trama, che di ritmo e di suspense. I personaggi non sono approfonditi, non sappiamo i motivi per i quali compiono determinate azioni e come mai siano arrivati a fare delle scelte così nette e decise.
"Un matrimonio è come una sceneggiatura. Ogni dialogo è importante."
Ryan e Miranda sono una coppia sposata da poco e in crisi, su consiglio del loro consulente matrimoniale decidono di provare a ricostruire il loro rapporto, devono trascorrere un weekend in un cottage isolato a Hidden Spring senza utilizzare i cellullari. Per ritrovare l'intesa perduta e continuare a restare insieme, nonostante le difficoltà legate principalmente al loro lavoro di sceneggiatori, i due si amano ancora. Le ambizioni personali sembrano aver travolto la loro vita matrimoniale. Ryan, arriva al cottage, però non trova la moglie bensì delle tracce di sangue, sembra essere scomparsa nel nulla. Qui dovrebbe partire la trama crime che però è quasi inesistente, quello che inizia è un lungo racconto sul passato dei due e viene introdotto un altro personaggio che dovrebbe avere un legame con la sparizione di Miranda.
La prima parte del romanzo è veramente lenta, mi aspetto da un thriller che sia molto più avvincente, il prologo dovrebbe conquistare il lettore, prima che il libro parta bisogna aspettare un bel po', forse troppo a mio avviso.
Avevo già letto questo autore, non mi aspettavo molto, solamente un thriller scorrevole e leggero purtroppo non è stato così, sono sicura che abbia il suo pubblico e che venga apprezzato ma per me non ha funzionato.
Come lettrice sono cambiata, però vorrei di più da un autore, il talento c'è, però lui non rischia, né in termini di trama né a livello stilistico. Utilizza un linguaggio semplice, forse troppo, quando non c'è un vero e proprio intreccio narrativo se la scrittura è ricca, evocativa, intensa posso anche accontentarmi, posso cercare di capire cosa mi vuole dire l'autore, mi sono anche sforzata ma non ho compreso questa storia. Forse a tratti inverosimile, forse esagerata in alcuni colpi di scena che troviamo verso la fine del libro, capisco l'impegno che c'è dietro ma secondo me l'autore si dovrebbe buttare senza paura e scrivere qualcosa di diverso, non solo violenza e tradimenti, ma andare a indagare sui personaggi, sulle motivazioni che spingono una persona a percorrere una strada rispetto ad un'altra.
Non dovrebbe fermarsi a quello che sa fare ma provare qualcosa di differente, anche i piani temporali che lui utilizza spesso, perché non provare a usarne uno solo? In questo testo sarebbe stato più avvincente la storia al presente, i capitoli con i flashback sono stati noiosi, hanno spezzato il ritmo che aveva creato con il cliffhanger finale in ogni capitolo.
Manca la parte investigativa che è marginale, mi hanno colpito i dialoghi tra Ryan e l'ispettrice, il protagonista in varie occasioni le domanda se si deve trovare un avvocato e lei risponde di no, che non c'è bisogno. Questa è la qualità del rapporto che vediamo tra i due, per me è un fatto alquanto superfluo chiedere varie volte se ti serve un avvocato, è logico che quando scompare un coniuge il primo indiziato è il partner, se nascondi qualcosa o ti sembra necessario non serve chiedere all'ispettore se ti serve l'avvocato, lo puoi chiamare tranquillamente. E' un esempio per dire che l'autore si sofferma su alcuni aspetti irrilevanti, sul rapporto matrimoniale tra i due, quando quello che era importante era cosa nascondeva tua moglie. Cosa nascondeva Ryan.
Un'altra cosa che non apprezzo è l'ambientazione americana, sei spagnolo scegli una location del tuo paese, avete il mare, la montagna, i boschi, i piccoli paesini misteriosi, le trame thriller ci vanno a nozze, perché Hidden Spring? Immagino per dare un tocco internazionale alla storia, che però interagisce ben poco con l'ambientazione.
L'autore potrebbe fare di più ma si accontenta di scrivere trame scontate e ai suoi lettori fedeli va bene così, a Castillo basterebbe poco per scrivere un romanzo un po' più avvincente e accattivante. Ne sono sicura.
Se non c'è ritmo, suspence e mistero non è un thriller ma un romanzo contemporaneo con uno stile molto semplice e una trama alquanto scontata.
Si può fare di più e meglio e non credo di aver perso tempo, quando si legge non si perde mai, però mi dispiace che le case editrici classificano in maniera errata il genere dei libri.
E' un romanzo del 2019 per cui sicuramente l'autore sarà migliorato, da rivedere anche questo titolo lungo che è stato tradotto letteralmente, sarebbe stato meglio qualcosa di più corto.
Se vi piace l'autore sicuramente lo apprezzerete, se amate il genere thriller vi avviso che questo libro non lo è, per cui sta a voi decidere se leggerlo.
Io ho capito che questo autore non fa per me.
***
Trama
Ryan e Miranda sono due sceneggiatori. Si sono innamorati quando erano studenti di cinema, ma ora sono una coppia in crisi a cui il terapeuta ha consigliato un weekend lontano da tutto, nella pace della natura. Quando Ryan raggiunge il cottage nel bosco dove si sono dati appuntamento, la porta è aperta, ma Miranda non c’è. Trova invece due bicchieri di vino, il letto sfatto e il bagno coperto da schizzi di sangue.
Da quel momento inizia una corsa disperata per ritrovare Miranda e ritrovarla viva. Quello che Ryan non può immaginare è che l’indagine su sua moglie farà riaprire il caso di una donna scomparsa trent’anni prima, coinvolgendo il suo grande amico e mentore, il leggendario, osannato regista James Black.
I punti di vista di marito e moglie si alternano in una girandola di menzogne e omissioni, equivoci e inganni, mentre il mondo scintillante di Hollywood mostra tutte le sue ombre, le crudeltà nascoste sotto le sue luci abbaglianti, e ci rivela cosa si è disposti a fare per amore del cinema, quanto si è disposti a sacrificare per portare alla luce la verità e ritrovare se stessi.
Un thriller psicologico trascinante, in cui Javier Castillo costruisce magistralmente una storia nerissima, fatta di sogni, delusioni, paure e riscatto, legata a filo doppio con la passione per lo spettacolo.


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