[RECENSIONE] Sui passi di Elizabeth Gaskell di Mara Barbuni

Mi trovo sempre in difficoltà quando devo scrivere una recensione di una biografia e in questo caso il libro l'ho letto un anno fa e solo ad agosto l'ho ripreso in mano grazie, anche alla lettura, di un saggio sull'autrice.
Sto parlando del libro "Sui passi di Elizabeth Gaskell" di Mara Barbuni edito dalla Jo March edizioni.



Recensione:


La figura di Elizabeth è molto complessa, inizia a scrivere solo quando le sue figlie sono grandi e dopo la scomparsa del suo unico figlio maschio, di soli otto mesi. Riusciamo a ricostruire qualcosa della sua vita grazie alle lettere che scrive alla cognata Eliza, anche se la Gaskell aveva dato precise istruzioni, a sua figlia maggiore Marianne, di bruciare tutte le sue lettere.
La Gaskell non sopportava l'idea che qualcuno scrivesse una biografia su di lei, considerando la fama qualcosa di altalenante e soprattutto di poco valore rispetto alla sua famiglia a cui Elizabeth era molto legata.
Ma evidentemente la figlia non ha seguito in maniera scrupolosa quello che le aveva chiesto la madre.

"Quando le bambine erano piccole non potevo pensare a scrivere delle storie, perché sarei stata troppo assorbita dalle persone fittizie per occuparmi di quelle reali. "(Lettera 515)

Dickens capisce subito l'enorme potenziale di questa autrice, ma Elizabeth non vuole risponde inizialmente all'uomo che le offro la pubblicazione dei suoi scritti nella sua rivista.

"Quel sommamente malvagio di tuo fratello e mio marito mi ha lasciato così poco tempo per riportare tutte le mie notizie che devo scrivere come una forsennata." (Lettera 2)

La scrittura per Elizabeth non è un piacere anzi lei viveva con disagio lo scrivere velocemente, per esempio la pubblicazione di "Nord e Sud" a puntate, le è molto difficile perché finita e consegnata una, ne doveva creare subito un'altra. Così quando le ultime due furono consegnate a Dickens,  la Gaskell ha specificato che non voleva più leggere quel testo e che, se fosse stato troppo lungo per la sua rivista, di rivederlo e tagliarlo senza la sua supervisione.

Elizabeth Gaskell era afflitta anche da mal di testa, capogiri e stanchezza cronica e in alcuni momenti si è trovata ad essere stufa di scrivere.
"Gli innamorati di Sylvia" è il libro con il tempo di scrittura più lungo tra tutte le sue opere.

Nei suoi testi notiamo come venga sempre evidenziato il rapporto tra genitori e figli e alcune sue protagoniste soffrono per la mancanza della madre, proprio come lei.
I suoi libri le permettono però di viaggiare sia da sola che con le figlie, alcune volte anche come ospite di amici, visita Parigi, Londra, Bruxelles e Roma, dove rimane per due mesi.

I temi che vengono trattati nei suoi libri sono frutto di letture di altri autori della sua epoca e dalla descrizione e approfondimento della realtà che la circonda.
Quest'autrice è ancora tutta da scoprire e se non avete mai letto nulla di suo provate ad iniziare da questa biografia, per farvi un'idea di lei come autrice, donna, moglie e mamma.
La Gaskell è una scrittrice innovativa, che punta l'attenzione su temi e personaggi di cui nessuno parlava e cerca anche di uscire dai canoni della sua epoca.
Lei a differenza di altre autrici sue contemporanee, come le sorelle Brontë e in particolare dell'amica Charlotte, non ha dovuto ricorrere alla pubblicazione con un nome maschile, il fatto di essere sposata e usare il cognome del marito la portava ad essere in una posizione diversa rispetto a loro.
La biografia è molto scorrevole e viene approfondita la figura di Elizabeth sia dal punto di vista privato che da quello professionale di scrittrice, è stato un vero piacere conoscere qualcosa in più su di lei.

Concludendo, credo che sia interessante ripercorrere la storia di questa autrice vittoriana sia attraverso le sue lettere, sia con i suoi romanzi e anche con le foto, presenti nel testo, dei luoghi che hanno segnato delle tappe importanti nella sua vita.
Un'autrice originale e molto complessa da approfondire e da scoprire, se non lo avete ancora fatto provate a leggere i suoi romanzi, vi farete un'idea diversa sulla letteratura vittoriana.

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