[SEGNALAZIONE] Unexpected" di Allyson Taylor

Cari lettori,
oggi parliamo del libro "Unexpected" di Allyson Taylor, di seguito tutti  i dettagli del libro.




Titolo: Unexpected
Autore: Allyson Taylor
Data di uscita: 3 giugno 2019
Prezzo: € 1,99


Trama: 

A volte bisogna avere coraggio e compiere scelte difficili… E questo ĆØ ciĆ² che fa Fanny Reyes quando decide di lasciare Miami e tutte le sue certezze per trasferirsi a Sacramento. Cominciare una nuova vita non ĆØ semplice, ma lei ci riesce: vive in un piccolo e vecchio appartamento e lavora in una pasticceria. Tutto sembra perfetto, almeno fino al momento in cui incontra Zach in drammatiche circostanze. Da quel giorno, la vita di Fanny cambia completamente per la seconda volta e l'unica persona che la puĆ² aiutare ĆØ proprio Zach.




Estratto:
Il momento della chiusura era quello che preferivo di piĆ¹ in assoluto. Non perchĆ© potevo finalmente tornare a casa, ma per il fatto che mi piaceva passare qualche minuto in pasticceria da sola. Chiusi a chiave la porta principale, abbassai tutte le tendine delle vetrine e spensi le luci, poi andai nel retro. Mi fermai in cucina e mi appoggiai al bordo del tavolo, osservandomi intorno per un breve istante. Tutto era in ordine e riposto nel proprio ripiano. Era perfetto. Mi lasciai distrarre dal silenzio, chiudendo gli occhi e non pensando a niente, inspirando ed espirando profondamente e sentendo nell'aria un dolce aroma di vaniglia. Quando mi decisi ad andare via, passai dall'uscita sul retro e mi incamminai verso la metro.
Il sole stava tramontando, gettando raggi rossi e arancioni sui palazzi e sugli alberi. Mentre camminavo, tenevo lo sguardo alto per osservare il cielo in ogni sua sfumatura, dai colori caldi del fuoco a quelli freddi della notte. Mi facevano sentire in pace.
A metĆ  del viale dove si trovava il mio appartamento, presi le chiavi dalla borsa e aumentai il passo. Una volta entrata in casa, appoggiai tutto sul piccolo tavolo in mezzo al soggiorno e mi buttai sul divano, premendo la testa sul cuscino rosso che avevo comprato qualche settimana prima. Avevo una piccola tradizione che mi accompagnava da quando avevo iniziato a lavorare al Destiny's: il giorno in cui venivo pagata andavo a comprare qualcosa per me che mi piacesse molto. Lo facevo per non dover
rinunciare a tutto, o quasi, per mettere da parte un po' di soldi. Sapevo che era importante avere dei risparmi, ma non volevo che tutta la mia vita girasse intorno a quello;
cosƬ avevo deciso di togliermi uno sfizio una volta al mese. E l'ultima volta avevo comprato quel cuscino rosso brillante, morbido e terribilmente comodo.
Combattendo contro la voglia di dormire per tutta la sera, mi trascinai in bagno decisa a farmi una doccia veloce prima di cenare. Chiusi la porta alle mie spalle e mi spogliai, lanciando i vestiti sporchi di farina nella cesta della biancheria sporca. Feci scorrere l'acqua aspettando che diventasse calda, poi entrai nella doccia. Appena la mia pelle si bagnĆ², chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal rumore rilassante dell'acqua. E pensai. Pensai a quello che avevo fatto negli ultimi due anni, a ciĆ² che avevo ottenuto con le mie sole forze e a ciĆ² che avevo perso. Poi un boato mi fece spalancare gli occhi. E subito dopo tutto iniziĆ² a tremare.
Il terremoto.
Di nuovo.
Ma stavolta era diverso. Molto piĆ¹ forte.
In preda al panico, scostai la tenda della doccia per cercare un riparo. Volevo andare in cucina e rannicchiarmi sotto il tavolo. Uscire dal palazzo era fuori discussione: abitavo al terzo piano e dovevo prendere le scale, che, con una scossa cosƬ forte, erano
tutt'altro che sicure.
Mi lanciai verso la porta, provai ad aprirla, ma era bloccata. Usai tutta la forza che avevo in corpo e strattonai forte la maniglia, poi la porta si spalancĆ².
Dovevo correre al riparo. Tutto intorno a me stava cadendo o andando a pezzi: il quadro di un fiore che avevo appeso alla prete un anno prima, una cornice con una foto mia e di Mar. Il bicchiere che avevo lasciato sul tavolo finƬ a terra e si ruppe. I piatti nella credenza tintinnavano e lo sportello sbatteva.
Feci un passo, con gli occhi spalancati e il cuore che batteva forte. Un passo. Un passo che mi catapultĆ² nel vuoto. Un passo nell'oscuritĆ . Un passo nella paura.

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