[RECENSIONE] L'impeccabile di Keigo Higashino

 Cari lettori, 

oggi parliamo del romanzo "L'impeccabile" di Keigo Higashino pubblicato dalla Giunti editore, non so molto della cultura giapponese, ho letto poco o nulla ma sono pronta a buttarmi in questa nuova avventura.

Ho letto il libro con il gruppo di lettura #giallodautunno20 ideato da Valeria (su IG vale_chan_25852).






Keigo Higashino è un autore molto noto in Giappone soprattutto per i suoi romanzi gialli e thriller, ha vinto anche dei premi.

Recensione

Al centro del romanzo c'è il delitto di Yoshitaka Mashima, manager di successo, sposato da un anno con Ayane, famosa designer di trapunte patchwork.

L'autore non approfondisce molto la psicologia o il passato dei personaggi principali,  ma punta l'attenzione sulle indagini e sullo scoprire il modo in cui è stato ucciso Yoshitaka.

Probabilmente non lo definirei un thriller ma una sorta di romanzo giallo. 

Lo stile è lento, alcuni capitoli girano attorno allo stesso punto, sembra quasi che le indagini non portino a nulla, un caso all'apparenza irrisolvibile.

Devo dire che la narrazione così lenta non mi è dispiaciuta perchè volevo capire come era stato progettato e realizzato il delitto, in più ho cercato anche di entrare nella cultura giapponese che mi affascina molto. Noi occidentali siamo molto diversi, anche nel modo di scrivere i romanzi.


"Ma il cielo, per farle un dispetto, gliel'aveva negato. Non aveva altra scelta, Ayane ci aveva rinunciato e si era rassegnata. Credeva che anche suo marito si fosse messo il cuore in pace."

 

L'autore forse si sofferma troppo nel raccontarci le ipotesi della realizzazione del delitto, portandoci a ogni fine capitolo a ricominciare tutto daccapo, perché i pochi indizi che c'erano non portavano a nulla.

Il lettore intuisce chi sia il colpevole, ma spera sembra in un colpo di scena che però non arriva. La soluzione del delitto sorprende, anche se l'ho trovata un po' forzata e contorta ma in un qual modo geniale. 

La cosa che ho apprezzato meno sono stati i personaggi, in particolare il detective Kusanagi non mi ha colpito molto, l'ho trovato poco professionale, molto concentrato sull'interesse che provava per la moglie della vittima, Ayane. 

Un romanzo che non mi ha annoiata, una lettura piacevole ma nulla di più.

Questo libro fa parte di una serie, secondo Goodreads questo è il quinto libro, ma essendo una storia autoconclusiva leggendolo non si ha la percezione che manchi qualche passaggio, che magari era descritto nei romanzi precedenti. 

***

Trama:

Yoshitaka, sul punto di lasciare la sua bellissima moglie che non può avere figli e di abbandonarsi tra le braccia dell'amante, viene avvelenato con un caffè all'arsenico e muore. Tutti i sospetti ricadono naturalmente sull'incantevole moglie Ayane, che però ha un alibi di ferro: al momento dell'omicidio, infatti, si trovava a centinaia di chilometri di distanza. Il detective di Tokyo Kusanagi, incaricato del caso, subisce immediatamente il fascino raffinato e travolgente di Ayane e si rifiuta di credere che possa essere implicata nel delitto. La sua assistente invece è convinta del contrario e così chiede l'aiuto del geniale professor Manabu Yukawa, alias Detective Galileo. Ma persino la mente brillante del professor Yukawa fatica a mettere insieme i pezzi e a far luce sui torbidi e letali segreti della coppia.

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