[RECENSIONE] LA CLASSE DI CHRISTINA DALCHER

 Cari lettori, 

anche oggi il romanzo di cui vi parlo mi ha deluso, avevo delle aspettative molto alte ma la storia che ho letto non mi ha conquistata.







Recensione


Nella copertina del libro c'è scritto "Non avrai una seconda occasione..." invece io a Christina Dalcher ho dato una seconda possibilità, dopo la delusione di Vox, volevo che l'autrice si riscattasse ai miei occhi.

Il messaggio del libro è chiaro, la nostra società potrebbe sprofondare in un mondo dove solo i migliori vanno avanti, dove le diversità non sono accettate, dove le discriminazioni avranno la meglio.

In un futuro prossimo in America, gli studenti sono giudicati per il  Q, un quoziente che viene calcolato in base ai risultati, alla condotta, alle assenze. Ogni mese il test per calcolarlo viene ripetuto nei giorni delle Verifiche, così i ragazzi devono essere sempre all'erta e cercare di essere sempre perfetti. 

Nelle Scuole Argento ci sono gli studenti più meritevoli, poi passiamo alle Scuole Verdi  e infine le Scuole Gialle.


"Adesso ci siamo tutti abituati alle file, ai livelli, ai due pesi e alle due misure. Se le si dà abbastanza tempo, la gente si abitua davvero a tutto."


La protagonista del libro è Elena, insegnante in una Scuola Argento e moglie del vicedirettore dell'istruzione, ha una vita privilegiata ed è anche stata una delle persone che ha creato il sistema Q.

Tutto cambia quando la sua figlia Freddie, viene portata in una Scuola Gialle.  

Il tema trattato è molto forte, l'autrice si ispira alla gioventù hitleriana e all'idea di creare una razza ariana pura, anche se trovo la costruzione del libro poco credibile. 

I personaggi sono finti, poco verosimili, Elena è incoerente, difficile da comprendere e soprattutto ho trovato anche alcune parti, soprattutto nella seconda parte, sia state forzate, l'arrivo di lei nella Scuola gialla e tutto quello che ha fatto al suo interno.

Ho trovato questo libro molto simile a Vox, almeno nella costruzione iniziale della storia, nei personaggi, nell'ambientazione e nella società.

L'inizio del romanzo l'ho trovato interessante e inquietante ma la storia parte solamente dopo più di cento cinquanta pagine,  prima ci vengono fornite molte informazioni e ci viene spiegata la situazione in cui viveva la società in quel tempo, ma di significativo non succedeva nulla.

La narrazione manca di ritmo e di suspense e credo che la trama rilevi anche troppo del libro e il lettore si aspetta che succeda qualcosa prima che la storia parti subito.

Non mi sento di consigliarlo.

***

Trama

Immagina una scuola in cui non c'è spazio per i favoritismi e tutti sono giudicati in base ai risultati. Una scuola in cui gli studenti migliori non vengono rallentati dai mediocri o presi in giro dai bulli.

In America, tutto questo è diventato realtà grazie al Q, un quoziente calcolato sulla base di test e sulla condotta, che determina l'istituto da frequentare: gli alunni più brillanti vengono ammessi nelle impegnative Scuole Argento, che assicurano l'ingresso ai college più esclusivi, mentre gli studenti normali rimangono nelle Scuole Verdi. Le «mele marce», invece, sono allontanate dalle famiglie e portate nelle Scuole Gialle, delle strutture isolate dove imparano le materie di base e la disciplina. E per fare in modo che nessuno rinunci a migliorarsi o si sieda sugli allori, i test Q vengono ripetuti ogni mese.

Elena Fairchild ha partecipato alla creazione del sistema Q e lo riteneva la chiave per una società più equa, più giusta. Adesso però, dopo alcuni anni come insegnante in una Scuola Argento, è tormentata dai dubbi: sebbene abbia accolto diversi alunni provenienti dalle Scuole Verdi, non ha mai visto qualcuno tornare dalle Scuole Gialle. I genitori ormai temono quel pullmino che passa di casa in casa il giorno successivo all'esame. E ora anche lei è una di quei genitori: sua figlia Freddie ha ottenuto un risultato troppo basso e le verrà portata via. Senza esitare, Elena si fa bocciare al test Q per insegnanti e viene trasferita nella stessa Scuola Gialla della figlia. E lì scoprirà che, quando le persone sono ridotte a numeri, non c'è limite a quello che può succedere a chi non conta più nulla… 

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