[RECENSIONE] OMICIDIO A ROAD HILL HOUSE DI KATE SUMMERSCALE

Cari lettori,

oggi torniamo nell'epoca vittoriana e parliamo di uno dei casi di cronaca più famosi e più seguiti dell'Ottocento inglese, questo caso crime ha suscitato tanta curiosità e tanto scalpore.



Recensione


"Tutti gli indiziati nelle classiche storie gialle nascondono qualche torbido segreto , che li spinge a mentire, a occultare le prove, a mostrarsi sfuggenti durante gli interrogatori."

I protagonisti di questo libro sono i membri della famiglia Kent, la notte del 30 di giugno del 1860 il piccolo Saville di tre anni scompare dalla sua stanza, in apparenza tutto farebbe pensare a un rapimento ma dopo poche ore il corpicino del bambino viene ritrovato senza vita.

Non scendo nei dettagli di come sia stato ritrovato, perché se volete approfondire ci sono delle descrizioni molto minuziose online, in questo caso io passo perché è pur sempre un bambino e questo tocca la mia sensibilità. Non mi spavento di nulla però davanti a delle vittime così giovani, faccio un passo indietro.

Tutti sono sospettati, sia i membri della famiglia che i domestici e anche le persone che lavoravano nella casa dei Kent ma non vivevano con loro. 

Viene chiamato per risolvere il caso, l'ispettore di Scotland Yard, Jack Whicher, i suoi metodi di investigazione verranno presi ad esempio e ispireranno moltissime opere degli autori dell'epoca vittoriana come Charles Dickens e Wilkie Collins. L'autrice, infatti nel testo, cita moltissime volte molte delle opere dell'Ottocento inglese facendo dei parallelismi tra il caso e la trama dei romanzi. 


"Il compito di Whicher non era solo scoprire i fatti ma anche metterli in un certo ordine. La chiave di ogni indagine stava nella ricostruzione di una trama soddisfacente per gli eventi."

 

Tutta l'Inghilterra segue con attenzione, curiosità e apprensione le indagini e gli sviluppi del caso, fa delle ipotesi sul colpevole, formule delle teorie, è un crimine che ha suscitato molto clamore anche a distanza di anni.

Il lavoro dell'ispettore Whicher fu molto rigoroso e accurato,  per lui era chiaro chi fosse il colpevole, ma per i giornali e i media dell'epoca le sue conclusioni non furono accettabili e si lamentarono del suo operato. Tanto che lui dovette lasciare il caso, Whicher non torno più quello di prima e dopo una serie di insuccessi fu costretto ad andare in pensionamento anticipato.

I giornalisti dell'epoca non ebbero pietà per l'ispettore Whicher, sicuramente questo testo cerca, a distanza di tempo, di dare una sorta di rivincita alla bravura del suo lavoro, la persona che aveva accusato era veramente colpevole e infatti anni dopo venne processata e condannata. Ma nel 1860, fu rilasciata proprio perché, per i media, l'operato dell'ispettore non era veritiero e l'uomo era mosso da dei sentimenti personali, per l'opinione pubblica l'indiziato di Whicher era innocente. 

Whicher soffrì moltissimo, sia fisicamente che psicologicamente, per quello che ha dovuto subire, quella situazione l'ha portato a non credere più a se stesso e nel suo lavoro, così da distruggerlo come professionista.

Il ritmo della narrazione è molto lento, perché l'autrice fa una ricostruzione storica molto accurata, ripercorrendo con dovizia di particolari le giornate nell'epoca vittoriana e citando molti libri di autori dell'epoca che si erano ispirati a questo caso crime. 

Ho avuto molte difficoltà ad entrare nella storia e ad appassionarmi a questo tipo di narrazione che ho trovato in molti casi veramente pesante.  

La prima parte del libro è stata interessante e avvincente mentre poi ho trovato molte parti noiose e troppo descrittive, non mi è piaciuto questo tipo di scelta narrativa anche se riconosco il grande lavoro di ricerca che c'è stato dietro.

Forse sarebbe stato più godibile il testo se fosse stato concepito come una sorta di romanzo e non come una mera ricostruzione storica, inoltre questi continui riferimenti alle opere degli autori vittoriani hanno spezzato il ritmo e la scorrevolezza della narrazione.

Nonostante il tema interessante e l'ambientazione che io apprezzo molto, consiglio questo libro solamente agli appassionati dell'epoca vittoriana, perché credo che per gli altri lettori non sia un testo che possa incuriosire o appassionare proprio per quello che dicevo prima. 


***



Trama

Una notte d'estate del 1860. In un'elegante casa georgiana del Wiltshire tutti dormono. All'una il cane abbaia. Il mattino l'orribile scoperta, la culla del più piccolo dei sette figli, Saville Kent, è vuota. Un brivido percorre tutta la casa e inizia una disperata ricerca, si valuta la possibilità di un sequestro, si interrogano i domestici. Nel salone una finestra è aperta: è l'unica pista. Poche ore dopo, il cadavere del bambino viene trovato sgozzato in giardino. Tutti i membri della famiglia Kent sono sospettati e l'assassino è certamente fra loro. L'ispettore di Scotland Yard Jack Whicher viene mandato sul posto a indagare. È il primo a usare metodi di indagine che poi diventeranno famosi, anche grazie a scrittori come Wilkie Collins, Charles Dickens, o Arthur Conan Doyle che si ispireranno alla sua figura reale per i loro personaggi immaginari. Il caso occupa per anni le prime pagine dei quotidiani, tutta l'Inghilterra segue il delitto, ne è affascinata e terrorizzata. Nessuno accetterà le conclusioni di Mr. Whicher, che solo in un secondo tempo si riveleranno esatte. Kate Summerscale ricostruisce l'intera vicenda servendosi di documenti e fonti giornalistiche dell'epoca, con una forte capacità di padroneggiare le tecniche del racconto giallo.

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