[INCIPIT] CI PROTEGGERA' LA NEVE DI RUTA SEPETYS

 Cari lettori, 

ora parliamo di un romanzo che ho letto alcuni anni fa e che mi ha colpito molto sul tema della seconda guerra mondiale.







JOANA 

Il senso di colpa è un cacciatore.

La mia coscienza mi scherniva, punzecchiandomi come un bambino fastidioso.

"E' tutta colpa tua", sussurrava la voce.

Affrettai il passo e raggiusi il gruppetto. Se i tedeschi ci avessero trovato, ci avrebbero allontanato dalla strada tra i campi. Le strade erano riservate ai militari. Non erano stati emanati ordini di evacuazione e chiunque fuggisse dalla Prussia Orientale veniva bollato come disertore. Ma cosa importava? Io avevo disertato quattro anni prima, quando ero fuggita dalla Lituania."



Ci proteggerà la neve di  Ruta Sepetys

Siamo nel 1945 e la Prussia è invasa dalla Russia, nel libro le voci narranti sono quattro: Joana, giovane lituana scappata dal proprio paese e da una colpa che non sa dimenticare, Florian un misterioso ragazzo che ha una missione da compiere, Emilia giovane polacca incinta e Alfred ufficiale tedesco che crede ancora nella Guerra e negli ideali nazisti.

Ogni personaggio ha la propria personalità che esce nel corso della storia, chi sembra più fragile, chi poi invece si scopre forte ma nonostante le differenze che ci possono essere, tutti i profughi in fuga cercano di farsi coraggio e forza tra di loro per cercare di sopravvivere.


L’autrice è riuscita a descrivere in maniera vivida e molto realista l’enorme disagio e difficoltà che i nostri ”personaggi” hanno incontrato nel loro percorso per la salvezza, affrontando, il freddo pungente, l’inverno, le temperature sotto lo zero, la neve, il poco cibo e le ferite.

In quel periodo la Prussia però si trovava con un duplice pericolo: da una parte c’era i tedeschi che stavano avanzando e che imprigionavano le persone nei ghetti o nei campi di concentramento e dall’altra i sovietici che mandavano la gente nei gulag o in Siberia.

L’unico modo per salvarsi era attraversare il mare.

La storia è interessante, piena di segreti e di misteri sui protagonisti oltre che molto appassionante, i capitoli brevi aiutano moltissimo a rendere scorrevole la lettura, che risulta essere semplice ma piena di descrizioni accurate e precise.

Nonostante il libro sia romanzato, si base su alcuni fatti realmente accaduti e forse poco conosciuti, la nave su cui i protagonisti salgono e dove Alfred è arruolato è la “Wilhelm Gustloff”, a molti non dirà nulla questo nome, ma quando questa affonda nel gennaio del 1945 porta con sé in mare circa 15000 persone e la maggior parte non riuscirà a sopravvivere.

E’ forse uno dei naufragi più catastrofici della storia e furono tre siluri russi ad affondarla.

La “Wilhelm Gustloff”, fa parte come altre navi, “dell’Operazione Annibale” che aveva lo scopo di salvare migliaia di rifugiati, soldati e feriti dall’attacco dell’esercito russo.

Una guerra senza esclusione di colpi, piena di sofferenza e di devastazioni che non lascia spazio a nulla, atroce, crudele e senza nessun senso.



Questo romanzo mi ha spiazzato, devastato, incuriosito e soprattutto emozionato, una storia che ho sentito veritiera fin dall’inizio e soprattutto piena di speranza verso il futuro, verso una nuova vita.

Conoscete o avete letto questo romanzo?

1 commento

Baba Desperate Bookswife ha detto...

ciao Alice, questo libro mi più volte...chiamata. sembra interessante