[RECENSIONE] LA PAZIENTE SILENZIOSA DI ALEX MICHAELIDES

Cari lettori, 
oggi parliamo di un thriller che non mi ha entusiasmato.





Recensione

Questo libro ha una trama che risulta da subito molto accattivante, solamente che poi la storia riserva ben poche sorprese e zero suspense.

Alicia è la protagonista del romanzo, è una pittrice ed era sposata con Gabriel fino a quando non lo ha ucciso, da quel momento non ha più parlato, ma in un certo modo lo ha fatto dipingendo un quadro. Infatti, in attesa del processo ha realizzato un suo autoritratto che ha chiamato l'Alcesti. 


"Il suo silenzio incrollabile trasformò una banale tragedia domestica in qualcosa di ben altra portata: un giallo, un enigma che conquistò i titoli dei giornali e catturò l'immaginario pubblico per mesi e mesi."


Alcesti  è una tragedia di Euripide, e racconta di come la donna si offra di morire al posto del marito: il suo gesto di generosità e di affetto viene premiato dagli dei, ed ella torna a vivere con lo sposo amatissimo. Nei secoli, Alcesti è diventata il simbolo della sposa fedele.

Durante il processo Alicia rimane sempre molto fredda e impassibile, non si difende e con il tempo l'attenzione che c'era per lei scese e i media persero interesse nei suoi confronti. Ma Theo Faber giovane psicologo vuole riaprire il suo caso, tanto che la prenderà in cura. E' convinto che con lui le possa tornare a parlare.

L'autore decide di dedicare molti capitoli a Theo e alla sua vita, al suo matrimonio, se fosse stato per me  gli avrei cancellati, sono stati poco coinvolgenti e alcuni veramente inutili.  La scena del parco è stata  il punto più basso che Michaelides ha toccato.

Ho trovato più convincenti le pagine del diario di Alicia, anche se anche quelle parti non mi hanno appassionato come speravo. 

La lettura scorre velocemente ma mancava sempre qualcosa un po' di originalità e in particolare,  nell'ultima parte, mi ricordava qualche altro thriller che avevo letto.

Purtroppo più si andava avanti con la lettura del libro più la storia diventata scontata e il colpo di scena finale era in linea con quello che mi ero immaginata.
Un thriller che non consiglio, una storia con poca suspense e tensione, con un gran potenziale che però l'autore non ha saputo sviluppare al meglio. 
A mio avviso sarebbe stato più interessante concentrarsi sulla figura di Alicia che su quella  Theo.
Un vero peccato.

***

Trama:

Alicia Berenson sembra avere una vita perfetta: è un’artista di successo, ha sposato un noto fotografo di moda e abita in uno dei quartieri più esclusivi di Londra. Poi, una sera, quando suo marito Gabriel torna a casa dal lavoro, Alicia gli spara cinque volte in faccia freddandolo. Da quel momento, detenuta in un ospedale psichiatrico, Alicia si chiude in un mutismo impenetrabile, rifiutandosi di fornire qualsiasi spiegazione. Oltre ai tabloid e ai telegiornali, a interessarsi alla «paziente silenziosa» è anche Theo Faber, psicologo criminale sicuro di poterla aiutare a svelare il mistero di quella notte. E mentre a poco a poco Alicia ricomincia a parlare, il disegno che affiora trascina il medico in un gioco subdolo e manipolatorio









 

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