Cari lettori,
oggi parliamo del libro "La cugina Phillis" di Elizabeth Gaskell che io ho letto in edizione Elliot.
Recensione
"La cugina Phillis" è stato pubblicato in quattro parti nel 1864, con questo racconto l'autrice ci porta nella campagna inglese e ricorda la sua infanzia con la zia materna, trascorsa a Knutsford nel Cheshire.
Elizabeh Gaskell con questo libro ha voluto raccontarci la vita rurale e conservatrice dell'Inghilterra della metà dell'Ottocento che si scontra con il progresso tecnologico che porterà un cambiamento inevitabile nella società.
La storia è narrata dal cugino di secondo grado di Phillis Holman, Paul Manning, un ingegnere che sta progettando la ferrovia che andrà da Ethan a Hornby.
Il capo di Paul è il signor Edward Holdsworth e quando si ammala lo porta con lui in campagna nella caso degli Holman, l'uomo è una persona molto colta e che ha viaggiato molto, e da subito Phillis ne rimane colpita.
Anche Paul prova un interesse per Phillis, ma capisce subito che tra di loro non ci potrà mai essere altro che una semplice amicizia.
Il nostro narratore non ha un'evoluzione, rimane un giovane ingenuo e un po' impacciato per tutta la storia, incapace di prendere una decisione o di prendere in mano la situazione.
Phillis è una ragazza intelligente, spigliata e che dice sempre quello che pensa, ha un rapporto molto stretto con il padre Ebenezer Holman, che oltre ad essere un reverendo è un uomo colto e gentile che ama profondamente la figlia.
Phillis è una ragazzina che è difficile capire, alcune sue scelte non sono state convincenti per me e avrei preferito vedere in lei una reazione, purtroppo credo sia ancora molto ingenua e giovane e si lascia trasportare dai sentimenti e forse dal suo primo amore.
Come altri racconti, trovo questo testo che abbia un ritmo lento e si concentri nel descrivere come si svolgeva la vita di campagna e come viveva la comunità a quel tempo.
Il finale lascia un po' di malinconia e di amaro in bocca, non mi ha colpito particolarmente come storia.
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Trama:
Paul Manning ha diciannove anni e lavora come apprendista nelle ferrovie. Durante un incarico nel Cheshire, inizia a frequentare dei parenti che vivono nelle vicinanze. Suo zio, il reverendo Holman, è anche un simpatico agricoltore e un uomo di lettere; ha una moglie devota e una figlia diciassettenne, Phillis, che è bella, colta e ingenua, e per la quale Paul non tarda a provare una forte affezione. Un giorno, Paul conduce il suo migliore amico e supervisore, l’affascinante Holdsworth, a incontrare gli Holman: nasce così una sorta di triangolo amoroso che inaugura l’educazione sentimentale di Paul, splendida voce narrante, e di sua cugina Phillis, che si ritrova a fronteggiare, impreparata, l’impetuoso arrivo dell’età adulta. Seppure colme di delusioni ed eventi traumatici, le vicende sono descritte da Gaskell con sincerità, senza mai indulgere in giudizi morali. Ambientato nella idillica, conservatrice campagna inglese che lentamente fa spazio al nuovo con l’arrivo della ferrovia, La cugina Phillis è considerato tra le migliori opere di Elizabeth Gaskell.
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