INCIPIT: La sarta di Dachau di Mary Chamberlain

 Cari lettori, 

oggi vi propongo un libro a tema seconda guerra mondiale.






"Il sole di aprile gettva raggi di luce sulla shantung di spessa seta nera, trasformandolo in un mare di ebano e gaietto, argento e ardesia. Ada guardava mentre Anni faceva scivolare la mano sui profili netti e rifiniti della giacca, seguendo i fili caldi e corposi, tastanndo il fiore applicato come se i petali fossero stati teneri boccioli vivi.[...]


Anni aveva la chiava della stanza di Ada in una mano e una valiga nell'altra. "Addio", le disse, gettanod a terra la chiava e spingendola verso Ada con un calcio Se ne andò, lasciando la porta aperta."




La sarta di Dachau di Mary Chamberlain




La protagonista di questo romanzo è l’inglese Ada Vaughan, che ha un sogno, quello di diventare una sarta famosa e andare a Parigi ed aprire un negozio.

E’ una persona semplice, la sua famiglia è modesta e non ha la possibilità di viaggiare, come invece vorrebbe fare, almeno fino a quando un giorno incontra un uomo molto più grande di lei che inizia a corteggiarla.
E' una ragazza molto ingenua che non crede e soprattutto non conosce ancora quanto cattive siano le persone e quanto sia crudele il mondo.

La ragazza decide di frequentarlo fino a che l’uomo le propone un viaggio a Parigi e Ada non esita a partire in questa nuova avventura, anche se sarà solamente per pochi giorni.

Ma la vita non segue sempre una linea retta e per la nostra protagonista le cose non saranno affatto semplici, la guerra irrompe in Europa e anche a Parigi.



Dopo una serie di eventi rocamboleschi, finisce come prigioniera a Dachau nella casa del comandante e per fortuna non nel campo di concentramento, ma la sua vita lì non è di certo facile, lavora giorno e notte, mangia e dorme pochissimo, i giorni sembrano essere tutti uguali senza speranza.


Ada è un personaggio che non si scoraggia, forse ha avuto un momento di debolezza, ma poi ha capito che non poteva darla vinta a chi le voleva fare del male quindi si rialza ancora una volta con fatica, con dolore ma anche con caparbietà e tenacia.

La prima parte del libro a mio avviso è un po’ lenta non capivo cosa volesse raccontare l’autrice, poi invece andando avanti la storia mi ha appassionato in maniera inaspettata, coinvolgendomi molto.

La recensione completa la trovate qui.

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