[RECENSIONE] NON DIMENTICARE DI B.A. PARIS

Cari lettori, 

oggi parliamo ancora una volta di thriller psicologici, con una delle autrici contemporanee che io apprezzo di più.

Potete leggere la recensione degli altri due libri che ho letto di B.A. Paris qui:

♥ La coppia perfetta recensione qui

♥La moglie imperfetta recensione qui









Recensione

Tra i tre libri che ho letto di questa autrice, credo che questo sia il peggiore.

Lo stile è sempre quello che mi ha fatto adorare B.A Paris, semplice ma coinvolgente, scorrevole e molto intrigante.

La trama è molto lineare, con pochi colpi di scena se non l'ultimo il più eclatante che però non mi ha entusiasmato più di tanto.

Questo libro si legge in poco tempo, l'autrice ha talento in questo genere di thriller questo è innegabile, però in questa storia la cosa che mi ha convinto di meno sono i personaggi.

Finn e Layla vivevano una bella storia d'amore fino a quando la donna sparisce in una stazione di servizio al ritorno da una vacanza. Nessuno ha più saputo nulla di lei. Dopo più di dieci anni Finn ha una relazione felice con Ellen, che altri non è,  la sorella di Layla. 

Alcuni cose fanno pensare a Finn che Layla sia tornata, ma sarà vero?

La trama ricalca un po' l'intrigo amoroso, anche se non lo è davvero fino in fondo, questa volta l'autrice però a mio avviso ha toppato propria nella costruzione della trama, nel rendere il tutto prevedibile e con poca suspense.

Finn, il protagonista, si ritrova in mezzo all'amore che sentiva e che forse prova ancora per Layla e quello per Ellen, non è un personaggio molto approfondito avrei voluto fosse più delineato. Rimane un po' fermo e schiacciato dagli eventi senza avere una vera reazione o prendere l'iniziativa per fare qualcosa per scoprire la verità. 

Il finale non è cosi sorprendente, non c'è quella tensione che percepivo come in altri libri dell'autrice.

Non è un thriller pessimo, ci sono molte cose che mi sono piaciute ma non mi sento di consigliarlo almeno a chi legge molti thriller psicologici. 

Credo che "La moglie imperfetta" rimanga il suo romanzo migliore.

***


Trama:

Dodici anni fa lei è scomparsa.

Alla polizia lui ha detto la verità, ma non tutta la verità…

E ora ha paura.

Erano giovani, impulsivi e innamorati. Si conoscevano da pochi mesi, eppure erano certi che sarebbero rimasti insieme per sempre. Poi c’era stata quella vacanza in Francia. Durante il viaggio di ritorno, Finn si è fermato a una stazione di servizio e, per qualche minuto, ha lasciato Layla sola in macchina. Quando è tornato, lei era scomparsa. Questo è ciò che Finn ha raccontato alla polizia. Ed è la verità. Ma non è tutta la verità…

Dodici anni dopo, Finn è un uomo diverso, più maturo e sicuro di sé. Sebbene il ricordo del suo primo amore non lo abbia mai abbandonato, lui ormai si è costruito una nuova vita, trovando conforto tra le braccia di Ellen, la sorella di Layla. Insieme, i due sono riusciti a esorcizzare il passato, si sono trasferiti fuori città e adesso hanno deciso di sposarsi. Ma, all’improvviso, la serenità di Finn viene turbata da due episodi inquietanti. Prima la telefonata del suo anziano ex vicino, che sostiene di aver visto una donna identica a Layla aggirarsi nel quartiere. Poi, la sera, Ellen che stringe tra le mani la bambola più piccola di un set di matrioske. Lei dice di averla trovata sul marciapiede, davanti al vialetto d’ingresso. Per Finn, quell’oggetto ha un significato preciso. Possibile che Layla sia tornata? Possibile che la sua paura peggiore stia per diventare realtà? E il dubbio che qualcuno abbia scoperto il suo segreto si trasforma in ossessione quando lui stesso trova un’altra piccola bambola sul muretto di casa. E un’altra ancora sul cofano dell’auto, qualche giorno dopo. E questo è solo l’inizio…


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